Cloud e intelligenza artificiale stanno radicalmente trasformando i modelli di business delle Tlc e sono tecnologie destinate ad avere un peso specifico fondamentale per la valorizzazione dei dati in qualsiasi tipo di impresa. “Ma saranno in particolar modo le soluzioni di Ai, o meglio il loro utilizzo industrializzato, a fare la differenza, soprattutto nell’ottica di migliorare l’efficienza e ottimizzare i costi nella gestione dei servizi digitali in ambienti multicloud”. Ne è convinto Andrea Fantini, Sales account Manager di Cloudera, che durante l’edizione 2022 di Telco per l’Italia, l’evento organizzato da CorCom di scena stamattina a Roma, ha condiviso con il pubblico degli addetti ai lavori la sua idea sulle potenzialità di un uso congiunto dei due approcci tecnologici.
La maturità delle soluzioni di Ai
“Se fino a poco tempo fa, infatti, le applicazioni di intelligenza artificiale erano concepite in termini sperimentali, con la maggior parte degli operatori non certi del beneficio che potevano apportare, ora risulta evidente come l’Ai sia determinante nell’ottica di gestire e spostare i carichi di lavoro in modo sicuro ed efficiente all’interno di scenari multicloud”, ha detto Fantini. “Cosa succede se variano le condizioni di mercato, o gli obiettivi di business, e si richiede per questo l’attivazione di nuove partnership con provider diversi da quelli iniziali? Come scegliere il cloud più vantaggioso rispetto alla necessità di orchestrare determinanti workflow, e come integrare i flussi delle app che, a causa per esempio di vincoli normativi, devono rimanere on prem? Cloudera si pone da sempre il tema dell’interoperabilità dei dati e della loro gestione a tutti i livelli della filiera, indipendentemente da dove risiedano, e per questo abbiamo maturato la convinzione che un approccio ibrido, aperto, coadiuvato dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale, rappresenti la risposta migliore. Solo così le organizzazioni possono permettersi oggi scelte che non andranno a impattare domani su eventuali cambi di strategia”.
L’apporto sul piano della sostenibilità ambientale
Parte integrante di qualsiasi strategia cloud, ormai, è la sfida della transizione ecologica, che Cloudera sta ha deciso di affrontare supportando partner e clienti lungo due direttrici, accomunate dal tema della gestione della complessità. “In primo luogo occorre monitorare tutti gli elementi che riguardano i costi e gli impatti delle operazioni digitali in una filiera molto lunga, individuando indici di sostenibilità coerenti per descrivere i servizi. Una volta impostati gli indici, bisogna raccogliere le informazioni e porre regole che permettano di spostare il carico di lavoro, in un’ottica di servizio digitale portabile, da un’infrastruttura all’altra, anche a seconda dell’eventuale cambiamento delle condizioni su cui sono fissate le modalità di erogazione. D’altra parte”, ha continuato Fantini, “essendo Cloudera un’azienda che gestisce il dato come un asset da valorizzare, la missione è quella di sfruttare tutti gli strumenti disponibili, dall’edge computing agli algoritmi di Ai, in grado di iniettare intelligenza nella gestione sostenibile del business e di tenere sotto traccia il costo operativo del business model attraverso ecosistemi differenti”.