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Cogepa, Mazzocchini: “Soluzione concertata per la carenza di forza lavoro”

Secondo l’Amministratore delegato della società “aprire alla manodopera extra Ue potrebbe colmare in parte il gap, ma non possono essere le imprese a farsene carico”. Sul cammino anche altre criticità, dalla disponibilità di materie prime alle tariffe dei subappalti: “Agire in modo più strutturato, evitando eccessive esposizioni da parte delle aziende”

Pubblicato il 14 Dic 2022

Massimo-Mazzocchini-Nokia

In un contesto in cui il tema dei costi energetici e del carburante fa il paio con quello del rincaro delle materie prime, fibra inclusa, per un’impresa come Cogepa, società di ingegneristica attiva sia nel mercato tlc sia in quello dell’energia, le cose sono doppiamente complicate. Ma l’Amministratore delegato Massimo Mazzocchini guarda avanti con fiducia: “Dal punto di vista del mercato, la situazione è simile per Tlc ed energia, con un incremento dei volumi che viaggia di pari passo con l’incremento dei costi. Questo ci sta impattando, è vero, ma con i clienti siamo al lavoro per trovare soluzioni condivise”.

“Altro problema – ha però puntualizzato Mazzocchini davanti alla platea di Telco per l’Italia – è l’Fte, un fattore che non si scontra tanto con la formazione delle risorse, la quale non richiede moltissimo tempo, ma proprio con la difficoltà di reperire figure sul mercato. Gli esperimenti tentati non stanno portando risultati, tanto che resta piuttosto alta la mortalità infantile, chiamiamola così, delle risorse chiamate a lavorare nei cantieri. E considerando i volumi e gli incrementi che sarebbero necessari, questo è un nodo critico decisamente importante“.

Disponibilità di materie prime fra le criticità da risolvere

Come risolvere un simile problema? “L‘input di risorse extra Ue potrebbe essere una soluzione possibile – ha chiarito l’ad -, ma si tratta di un procedimento complesso da attuare come impresa singola: servirebbe piuttosto una soluzione concertata”. E poi non si possono scordare le altre criticità che costellano il percorso: “La disponibilità di materie prime, ad esempio – ha fatto notare Mazzocchini -. Se devo formare delle squadre mi servono i mezzi, ma se questi arrivano quando il Pnrr è a metà della sua vita io non posso essere operativo. Bisogna invece agire in modo più strutturato, evitando eccessive esposizioni da parte delle aziende“. 

Tariffe sui subappalti: serve attenzione politica e istituzionale

Altro tema spinoso, su cui si discute da anni senza venirne a capo, è quello delle tariffe sui subappalti. Su questo fronte, l’ad di Cogepa ha spiegato che “la competizione parte dalle tariffe clienti, in uno scenario, quello italiano, che è fra i più competitivi al mondo”. “Ma stabilire tariffe che diano il giusto valore ai servizi è un tema su cui bisognerebbe porre un grosso focus – ha proseguito Mazzocchini -, perché questo si ripercuote su tutta la catena del valore. Serve attenzione delle forze politiche e istituzionali, e la volontà di mettere insieme i due obiettivi centrali: digitalizzare il Paese e favorire gli obiettivi di business. Il tutto – ha concluso – senza dimenticarsi di agire sulla parte burocratica e dei permessi, che allunga enormemente i tempi con impatti pesanti su attività e target”.

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