Partirà dal primo ottobre la rivoluzione di Vodafone nella
struttura organizzativa. Annunciata dall’ad Vittorio Colao,
l’operazione punta a snellire il colosso delle Tlc e nello stesso
tempo a risolvere la spinosa questione della valorizzazione delle
partecipazioni di minoranza: per mesi il board è stato bersagliato
dalle pressioni da una parte degli azionisti che puntavano alla
vendite delle quote. Verranno ridotte da tre a due le divisioni
regionali (un’area sarà costituita dai paesi europei e guidata
da Michel Combes. Un’altra area sarà costituita da Africa,
Medioriente e Asia Pacifico: sarà guidata da Nick Read) e verrà
separata in una speciale unit la gestione delle partecipazioni di
minoranza sia in Verizon Wireless (Usa), sia in altri operatori
(Sfr in Francia, Polkomtel in Polonia e Bharti in India): il valore
complessivo è stimato sui 65 miliardi di dollari. La nuova
divisione, creata al preciso scopo di generare valore per gli
azionisti, ricadrà sotto il diretto controllo di Colao.
Il problema più significativo per Vodafone è costituito dalla
partecipazione in Verizon Wireless: il 45% della quota detenuta da
Vodafone non produce dividendi dal 2005. Gli analisti interpretano
l’operazione come un primo passo verso la dismissione; ci si
aspetta che Vodafone ceda il suo 25% in Polkomtel e il 44% di Sfr,
joint venture con Vivendi, mentre il 4,4% Bharti Airtel resterebbe
in portafoglio perché difficilmente vendibile. Ma soprattutto il
45% in Verizon Wireless, responsabile del lungo scontro tra board e
azionisti, potrebbe essere finalmente ceduto al partner Verizon
Communications.
La nuova struttura regionale semplificata, in vigore dal primo
ottobre, rilancerà gli obiettivi strategici del gruppo, afferma
Vodafone. La divisione Europa comprenderà anche Repubblica Ceca,
Ungheria, Romania e Turchia mentre la divisione Africa, Middle East
and Asia Pacific includerà tutte le economie emergenti dell’area
più Australia, Nuova Zelanda e Fiji.
Inoltre, le attività commerciali (Group Marketing, Vodafone
Business Services, Vodafone Global Enterprise e Partner Markets)
saranno unite in una nuova divisione che prenderà il nome di Group
Commercial e sarà guidata da Morten Lundal; le attività
tecnologiche fanno invece capo al Group Technology, il cui numero
uno, il chief technical officer Steve Pusey, riporterà
direttamente all’Ad Vittorio Colao