Colosseo e Foro romano connessi in banda ultralarga

Pubblicato il 13 Ott 2015

La collaborazione tra Garr, la rete italiana dell’Istruzione e della Ricerca, e la Soprintendenza per l’Area Archeologica di Roma, giunge a un primo importante risultato: i maggiori siti archeologici e musei della capitale sono stati dotati di banda di connessione internet a banda ultralarga con collegamenti bidirezionali in fibra ottica (oggi 100 Mbps ma con potenzialità oltre 1 Gbps).

Spiega il soprintendente Francesco Prosperetti: “Oggi non festeggiamo la banda ultralarga, ma la collaborazione della Soprintendenza con il Garr nell’applicazione di una tecnologia avanzata al campo della archeologia e ai settori di nostra competenza, come la tutela, la valorizzazione e la ricerca. Basteranno come esempio l’interoperabilità, vale a dire la capacità di lavorare simultaneamente su archivi diversi, magari situati in paesi lontani, oppure la più semplice possibilità di creare e pilotare applicazioni divulgative per cellulari da dedicare ai visitatori dei nostri luoghi della cultura”.
“Avere sulla nostra rete sedi così prestigiose ci riempie di soddisfazione – dichiara il presidente del Garr, Sauro Longhi – L’investimento sulle infrastrutture digitali è decisivo per permettere ai ricercatori italiani di competere con il resto del mondo e sono certo che l’accordo con la Soprintendenza incentiverà la partecipazione dell’Italia nelle collaborazioni internazionali con le comunità dei beni culturali che sono interconnesse alle oltre 100 reti della ricerca presenti in tutto il mondo”.

Questo primo traguardo viene festeggiato con una serata inaugurale che sarà arricchita da una performance dal vivo firmata dal regista di fama internazionale Giorgio Barberio Corsetti che si terrà il 13 ottobre nell’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano. Grazie alla banda ultralarga diversi luoghi della Soprintendenza verranno connessi in tempo reale con immagini ad alta definizione e dialoghi a distanza tra attori e musicisti.

Se già oggi usano la rete Garr numerosi terminali della Soprintendenza, nonché il progetto Sitar – il sistema informativo territoriale archeologico, che domani apre il suo IV convegno “Pensare in rete, pensare la rete per la ricerca, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico”, le potenzialità offerte da questo servizio investono numerosi campi di applicazione: ricerca, applicazioni multimediali per archeologi e per utenti che potranno visionare in alta definizione preziosissimi reperti da tutto il mondo, e per le università e le scuole “lecture” interattive a distanza e visite virtuali a siti, musei e a quei tesori meno conosciuti ma di grande valore culturale.

Il Colosseo, le quattro articolazioni del Museo Nazionale Romano –Crypta Balbi, Palazzo Altemps, Palazzo Massimo e Terme di Diocleziano–, il Foro Romano e il Foro Palatino: queste le sedi oggi raggiunte dalla rete Garr. Quella di Roma è la prima Soprintendenza italiana a collegare così tante sedi a banda ultralarga e la prima in Europa ad avere siti archeologici connessi alla rete della ricerca, anticipando di 5 anni gli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale che prevede la connessione a 100 Mbps entro il 2020.

Una dimostrazione concreta delle potenzialità della rete, anche in chiave artistica, sarà offerta dalla prima assoluta dello spettacolo del regista di fama internazionale Giorgio Corsetti dal titolo “La Nave Argo (la macchina del tempo)”, uno spettacolo distribuito su più sedi geograficamente distanti: Colosseo, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano e Laboratori Nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
“È una Macchina del Tempo – afferma Giorgio Barberio Corsetti – che si muove dal vigore del passato degli scavi archeologici, al nostro presente di crisi e violenza sedata, e al futuro della ricerca scientifica, che chiudendo il cerchio ci riporta al passato remoto delle origini del Cosmo”.
La performance è anche l’esempio dell’ampia collaborazione esistente nella comunità della ricerca. Sono state infatti coinvolte nell’evento l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, l’Università Politecnica delle Marche e il Conservatorio di Musica Tartini di Trieste che, insieme al Garr, è l’ideatore di Lola, l’innovativo sistema audio-video a bassa latenza che consente le esecuzioni musicali a distanza.

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