Non convince i sindacati, almeno a caldo, l'appena annunciata
cessione da parte di Eutelia delle proprie attività commerciali e
del portafoglio clienti alla neo-costituita Noitel srl, società al
100% partecipata dalla stessa Eutelia.
Una "scatola" creata ad hoc per fare di una delle
principali aziende di informatica italiana uno spezzatino in vista
di una finale chiusura? Perché liberarsi degli asset strategici? E
soprattutto perché cederli ad una società al 100% di proprietà e
costituita per l'occasione? Cosa si nasconde sotto
l'operazione?
"Il primo giudizio sull'operazione è negativo anche se
bisognerà attendere l'incontro con l'azienda per avere
chiaro il quadro", commenta a Cor.Com Alessandro Genovesi,
segretario di Slc-Cgil. "Abbiamo perplessità intanto di
ordine tecnico-giuridico e poi anche sostanziale. La realtà è che
prima si è ceduta l'informatica e si è creato il caos di
Agile, ora si cedono gli asset commerciali ed i clienti. Insomma
cosa resta all'azienda? Un pezzo di rete. La cosa ci lascia
perplessi".
Secondo quanto reso noto da Eutelia attraverso una nota il
conferimento delle attività a Noitel srl "ha lo scopo di
circoscrivere e di dare una nuova veste societaria al ramo
aziendale più operativo, in particolare nel settore commerciale.
L'operazione permetterà di focalizzare con maggior efficacia
il business, rendendo più competitive e produttive le attività ad
esso direttamente afferenti, con benefici anche in termini di
chiarezza ed evidenza nella rappresentazione al mercato”.
Restano invece ad Eutelia "gli asset principali"- così
li definisce l'azienda riferendosi in buona sostanza
all'infrastruttura di rete.
I termini dell'operazione saranno definiti con l'obiettivo
di perfezionare la cessione entro il 31 dicembre 2009.
L’azienda ha inoltre avviato le consultazioni sindacali previste
dalla legislazione vigente e secondo quanto riferisce Genovesi un
primo incontro sarebbe in calendario per fine novembre.
Dopo l’annuncio della cessione i titoli della società toscana
hanno messo a segno un progresso del 21,2% attestandosi a 0,419
euro.