LO STUDIO

Commissione Ue: il cinema delude e gli europei migrano sulla Rete

Secondo uno studio della Commissione Ue la scarsa offerta in sala ha indotto il 70% degli spettatori a scaricare film da Internet o a guardarli in streaming anche via smartphone. Per produttori e registi si apre però una chance importante per allargare la platea. Il commissario Vassiliou: “Utilizzare al meglio i fondi europei”

Pubblicato il 06 Feb 2014

Il 70% dei cittadini europei scarica film da Internet o li guarda in streaming, legalmente o illegalmente. Lo rivela uno studio della Commissione europea sui comportamenti del pubblico in dieci Stati membri (Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Germania, Polonia, Croazia, Romania, Lituania e Danimarca) da cui è emerso anche che il 40% dei proprietari di smartphone e più del 60% di proprietari di tablet guardano film su questi device.

Sono dati che non devono sorprendere, commentano i ricercatori della Commissione, poiché, mentre il pubblico manifesta un grande interesse per i film in generale, la più vicina sala cinematografica si trova spesso a una certa distanza e la scelta dei film proiettati è spesso limitata. L’industria cinematografica europea potrebbe dunque aumentare i propri introiti sfruttando diversi tipi di piattaforme online di tipo commerciale per accrescere la disponibilità di film e raggiungere un pubblico più vasto.

“Lo studio conferma che l’industria cinematografica europea non sfrutta appieno le potenzialità per raggiungere un nuovo pubblico o per valorizzare i partenariati transfrontalieri. Incoraggiamo i registi a utilizzare al meglio i finanziamenti erogati da Europa Creativa, il nuovo programma dell’Ue per i settori culturali e creativi, e in particolare dal suo sotto-programma Media. Il sostegno che questo programma offre alla distribuzione e allo sviluppo di film può prospettare ai registi nuovi sbocchi che serviranno ad arricchire la diversità culturale dell’Europa e ad accrescere l’accesso del pubblico a film di grande qualità”, ha affermato Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l’Istruzione, la cultura, la gioventù e il multilinguismo.

Nei prossimi sette anni il sotto-programma Media di Europa Creativa sosterrà 2.000 sale cinematografiche e 800 film europei. Il grosso del finanziamento di Media è destinato a promuovere la distribuzione di film europei al di fuori del loro paese d’origine. Dallo studio della Commissione è emerso che l’Europa produce più di 1.000 film all’anno, la maggior parte dei quali però è visionata soltanto nel paese in cui è realizzata, mentre un numero relativamente limitato di film è proiettato all’estero.

Lo studio ha rivelato anche che il 97% dei cittadini europei guarda film almeno occasionalmente; il 68% dei rispondenti scarica gratuitamente film e il 55% guarda film in streaming sul proprio computer o su un dispositivo portatile. La maggior parte delle persone sceglie il film che andrà a vedere subito prima di recarsi al cinema, basandosi spesso sui trailer.

Lo studio traccia anche il profilo dei diversi tipi di pubblico, ripartendoli in cinque gruppi: “filmomani iperconnessi”, “cine-selettivi indipendenti con poco tempo a disposizione”, “appassionati dei film di cassetta che fanno tendenza”, “spettatori occasionali di film di grande richiamo” e “indifferenti nei confronti del cinema”.

I cinefili europei sono maggiormente rappresentati nei primi due gruppi. In particolare, dei “filmomani iperconnessi” fa parte il 24% degli spettatori cinematografici europei, per lo più persone nate nell’epoca digitale, che vivono in città e dispongono di una buona dotazione di dispositivi multimediali.

Il programma Europa Creativa è stato avviato il primo gennaio e ha una dotazione di 1,46 miliardi di euro per i prossimi sette anni. L’obiettivo è rafforzare la domanda di film, migliorare la loro distribuzione transfrontaliera e raggiungere nuovi pubblici in Europa e oltre. Il programma riserverà almeno il 56% del proprio bilancio al sotto-programma Media.

Il sotto-programma Media supporta le industrie cinematografiche e audiovisive dell’Ue per lo sviluppo, la distribuzione e la promozione delle loro produzioni. Finanzia anche sistemi di formazione e di accesso al mercato e stanzierà circa 6 milioni di euro all’anno per incoraggiare l’innovazione nel settore audiovisivo. Nell’ambito di questo obiettivo, nel 2014 Media avvierà tre iniziative a sostegno dell’allargamento e della diversificazione del pubblico e dell’alfabetizzazione filmica, delle coproduzioni internazionali e dei videogiochi.

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