La crisi pesa sul portafoglio degli italiani, che nel mese di aprile hanno tagliato anche la spesa per beni e servizi di telecomunicazioni, settore anticiclico e spesso in controtendenza, che hanno segnato una flessione del 2,5% su base mensile e dello 0,1% su base annua. E’ quanto emerge dall’analisi mensile di Confcommercio, che nel mese di aprile ha registrato la 17esima contrazione dei consumi da parte degli italiani negli ultimi 20 mesi con una flessione complessiva del 3,9% su base annua e dello 0,1% rispetto a marzo.
Il deterioramento delle condizioni occupazionali e reddituali delle famiglie sta determinando, rileva Confcommercio, “una dinamica della domanda, in questa prima parte del 2013, ancora più negativa rispetto a quanto rilevato nei primi mesi del 2012”. Nel primo quadrimestre dell’anno in corso, l’indicatore ha registrato una flessione del 4,4% a fronte del 3,3% rilevato nell’analogo periodo dello scorso anno. In termini di media mobile a tre mesi l’indicatore, corretto dai fattori stagionali, segnala un nuovo arretramento.
Nel primo quadrimestre dell’anno in corso, l’indicatore ha registrato una flessione del 4,4% a fronte del 3,3% rilevato nell’analogo periodo dello scorso anno. In termini di media mobile a tre mesi l’indicatore, corretto dai fattori stagionali, segnala un nuovo arretramento. Stando all’indagine rapida di Confindustria, a maggio la produzione industriale ha registrato, in termini congiunturali, un modesto arretramento (-0,1%), dopo il +0,2% di aprile. I dati degli ultimi mesi – prosegue Confcommercio – lasciano presupporre un’attenuazione nella caduta della produzione, anche se le indicazioni provenienti dagli ordini (in calo dello 0,4% a maggio), non lasciano spazi per ipotizzare, a breve, un significativo miglioramento dell’attivita’ produttiva.
In questo contesto, il clima di fiducia delle imprese, pur risultando ancora ai minimi, e’ leggermente migliorato a fronte di un deterioramento di quello relativo alle famiglie.