Gli operatori di telecomunicazioni faticano a mettersi in evidenza sul campo della connettività fissa per le aziende, nonostante questo settore rappresenti per loro una delle più importanti fonti di ricavi. E’ quanto emerge dal report “Strategie degli operatori di telecomunicazioni per la differenziazione della connettività fissa per le imprese: casi di studio e analisi”, realizzato da Analysys Mason. Secondo la parte prevalente degli operatori Tlc intervistati le caratteristiche fondamentali del servizio sono la capacità di rispondere ai guasti con la massima efficacia e – più in generale – la soddisfazione del cliente.
I trend dal 2021 al 2024
Nell’arco degli ultimi tre anni i trend delle risposte degli operatori sulla connettività fissa per le aziende sono però cambiati. Se la risposta ai guasti è rimasta in prima posizione tra le priorità nel corso del triennio, scala di tre posizioni arrivando al secondo posto la necessità di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti già in portafoglio. A seguire, in terza posizione c’è la preoccupazione per l’impatto delle reti (era in seconda posizione nel 2021) mentre in quarta si attesta la fornitura di soluzioni tecnologiche (era in terza nel 2021). In quinta posizione rimane stabile la preoccupazione per l’ampiezza del portfolio mentre in sesta compare una nuova voce che non esisteva nel 2021: la fornitura di strumenti per la gestione e la reportistica.
La risposta ai guasti
Il campione della ricerca è pressoché unanime nel considerare che le aziende giudichino la risposta ai guasti come una questione “molto importante” per la scelta del fornitore di connettività fissa. Tra i fattori che hanno recentemente messo alla prova la capacità degli operatori di rispondere ai guasti una delle cause più citate sono gli eventi meteorologici estremi che si sono ripetuti con maggiore frequenza negli ultimi anni.
Relazioni con i clienti e fidelizzazione
La seconda priorità per gli operatori è quella di mantenere le relazioni con i clienti esistenti, e quindi abbassare il churn rate: un fattore che secondo Analysys Mason è lo specchio di una difficoltà, quella di acquisire nuovi contratti. La fidelizzazione varia da azienda ad azienda, ma l’obiettivo rimane quello di tenere il passo del mercato per garantire un buon livello di soddisfazione degli utenti.
L’impatto delle reti
La struttura delle reti e le soluzioni tecnologiche che integrano sono considerate come fattori di grande importanza per tenere il passo con i principali trend di mercato, tanto che in questo campo la differenziazione tra i player è bassa: “gli operatori possono differenziarsi con una migliore connettività su alcune rotte – spiega Analysys Mason – ma le rotte più popolari sono ben affrontate da tutti i principali fornitori. La differenziazione è solitamente possibile solo quando le aziende hanno richieste specifiche di larghezza di banda molto elevata, livelli di automazione o funzioni di sicurezza”. Secondo l’analisi le soluzioni tecniche variano leggermente da un fornitore all’altro, con i clienti che sono spesso più attenti alla reputazione del loro fornitore piuttosto che alla tecnologia che offre.
Il prezzo perde importanza
Se fino a pochi anni fa la leva dei prezzi era utilizzata come uno strumento per acquisire nuove quote di mercato, oggi questo fattore ha perso importanza nella considerazione degli operatori. “È difficile per gli operatori ottenere guadagni significativi nel mercato della connettività fissa aziendale – conclude la ricerca – ma abbiamo identificato alcune aree in cui possono ottenere almeno un vantaggio a breve termine: la qualità dei servizi gestiti, la gamma di opzioni cogestite, essere i primi a implementare nuovi servizi e l’utilizzo di referenze dei clienti per costruire credibilità”.
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