La Consob accende un faro anche nel web. In decisa crescita i fenomeni abusivi via Internet, che si conferma il canale più utilizzato per la realizzazione delle offerte non in linea con le direttive del mercato: nel 2014 sono stati svolti 140 accertamenti che hanno comportato analisi e approfondimenti relativi a 503 siti web. E’ quanto emerge della relazione annuale dell’autorità guidata da Giuseppe Vegas.
I siti analizzati – si legge nel capitolo dedicato alle attività di controllo del documento – sono passati dai 150 del 2011 ai 503 del 2014. Mentre gli accertamenti dal 2011 sono più che raddoppiati, arrivando ai 140 del 2014.
In particolare, molti accertamenti hanno riguardato servizi e attività di investimento aventi ad oggetto opzioni binarie e contract for difference, prestati tramite piattaforme per il trading on line. Nell’ambito delle istruttorie avviate e dei provvedimenti assunti per violazione delle disposizioni previste dalla disciplina degli emittenti – si legge nella relazione – particolare attenzione è stata dedicata alle offerte (ovvero alla pubblicizzazione) di programmi di investimento ad alto rendimento (cosiddetti Hyip – High Yield Investment Program). Sulla scia di quanto emerso nel secondo semestre del 2013, anche nel 2014 sono state segnalate alla Consob numerose piattaforme web che offrono all’investitore la possibilità di finanziare progetti imprenditoriali attraverso la sottoscrizione di strumenti finanziari. Tali piattaforme richiamano l’idea dell’equity crowdfunding senza, tuttavia, rispettare la disciplina prevista sul tema dal Regolamento Consob 18592 del 2013.
Gli elementi tipici dell’attività abusiva sono costituiti “dall’assenza di adeguati elementi informativi sul gestore della piattaforma stessa, sull’emittente gli strumenti finanziari proposti e sui beneficiari delle somme, nonché dalla promessa di rendimenti elevati e dall’indeterminatezza della natura dello strumento finanziario offerto. In molti casi, ravvedendo la possibile rilevanza penale delle fattispecie oggetto di accertamento, la Consob ha trasmesso le opportune segnalazioni all’AutoritàgGiudiziaria”.
Il web si conferma, quindi, il canale maggiormente utilizzato per la realizzazione delle offerte abusive. Nel corso del 2014, tuttavia, si è registrato anche un aumento delle segnalazioni di risparmiatori contattati direttamente per telefono.