E' al rush finale la consultazione lanciata da Agcom lo scorso
aprile, che punta a fare ordine nel mondo dei disservizi
telefonici.
Seppure le Carte dei servizi degli operatori riportino i rimborsi
erogati nel caso in cui i clienti abbiamo subìto le conseguenze di
un cattivo servizio “manca – ricorda al Sole 24 Ore Sergio Del
Grosso, dirigente Ufficio qualità, servizio universale e rapporti
con le associazioni dell'Agcom – una griglia di indennizzi
specifici per i singoli disservizi. Nelle definizioni delle
controversie finora si mutuava il riferimento esistente e lo si
applicava alla questione in discussione. Obiettivo
dell'iniziativa dell'Agcom è invece quello di creare un
complesso di compensazioni ben definite per le fattispecie di
disservizi più frequenti”.
Oltre all'indicazione degli importi stabiliti per le varie
tipologie di problemi, lo schema di provvedimento contiene la
proposta di alcune tipologie di indennizzo automatico per le quali
gli operatori saranno tenuti a corrispondere l'importo tramite
accredito sulla prima fattura utile, in seguito alla semplice
segnalazione da parte dell'utente.
Tra le novità c'è l'introduzione di un indennizzo anche
per alcune ipotesi, come l’attivazione di servizi accessori o i
profili tariffari non richiesti, non previsti dalle carte dei
servizi degli operatori: nel primo caso è fissato un risarcimento
di un euro al giorno per ogni giorno di attivazione mentre per la
perdita del numero si avrà diritto a 100 euro per ogni anno di
precedente utilizzo.
E l’impegno dell’Agcom a favore dei consumatori non si ferma
agli indennizzi. Si chiama “Misura Internet” ed è lo strumento
che l’Agcom, in collaborazione con la Fondazione Ugo Bordoni,
metterà a disposizione degli utenti che vogliamo valutare
gratuitamente le prestazione qualitative della connessione Adsl e
verificare che sul mercato non ci siano offerte che meglio si
adattano alle singole esigenze. Inoltre, essendo certificato e
riconosciuto dagli operatori, il sistema di controllo assume
valenza legale nel caso in cui il consumatore voglia esercitare il
diritto di recesso.
Cuore del sistema è il software Nemesys che può essere installato
sul personal computer.«Sul mercato esistono già software più
semplici che promettono confronti del genere, ma le indicazioni
fornite, rispetto a quelle certificate e legali che darà il nostro
software Nemesys, li renderanno presto obsoleti e inutili – dice
Sergio Del Grosso,–. A rendere unico il progetto Agcom è la
possibilità di valutare direttamente le prestazioni di ciascun
operatore nell'erogazione del servizio Adsl al singolo cliente.
Non si tratta infatti di misurare le generiche prestazioni di
internet, condizionate da molti fattori, ma di effettuare una
misura personalizzata e relativa solo al proprio operatore. Ciò
che rende possibile misurare le prestazioni della sola tratta di
responsabilità dell'operatore è la locazione fisica dei
server di misura utilizzati dal progetto”.
I server sono posizionati nei Nap (Neutral access Point), cioè nei
punti fisici di interscambio tra le reti degli operatori. E proprio
la collocazione di questi server garantisce che lo scambio dei dati
passi solo attraverso la rete di responsabilità
dell'operatore.
"Il test dovrà essere condotto per tutto l'arco delle 24
ore – spiega ancora Del Grosso – in modo da avere un
monitoraggio puntuale e complessivo della velocità di connessione
e confrontarla con quella promessa dall'operatore alla stipula
del contratto”.
Il test sarà condotto su cinque parametri, tra i quali la
velocità minima di trasmissione dati della rete verso l'utente
(download), cioè il valore che più di ogni altro ha generato
polemiche. A fine procedura il software fornirà una certificazione
scaricabile come pdf, con la possibilità per l'utente di
utilizzarla per l'eventuale reclamo o recesso. Dal sito
www.misurainternet.it ci si potrà anche collegare anche a
Supermoney.eu, sito internet di comparazione tariffaria delle
offerte di telefonia per verificare se sul mercato esista
un'offerta Adsl più conveniente.