PACCHETTO CRESCITA

Conto alla rovescia per l’Agenda digitale

Smart city, e-gov e alfabetizzazione informatica al vaglio del Consiglio dei ministri del 7 settembre. Si discuterà anche di start up innovative e catasto delle reti. Attesa la nomina del direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale

Pubblicato il 03 Set 2012

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Agenda digitale, start up innovative, catasto delle reti e impulso all’e-commerce. Sono questi gli argomenti chiave che saranno discussi nel prossimo Consiglio dei ministri, in programma venerdì 7 settembre, che dovrà decidere sul cosiddetto pacchetto crescita voluto dal ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera.

Entrando nel dettaglio, Passera punta a crea un nuovo tipo di società semplificata. La iSrl che potrà essere messa in moto solo inviando una comunicazione online alla Camera di commercio.La bozza prevede una serie di benefici nei primi 48 mesi di vita: sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione ed esenzioni dal divieto di offerta al pubblico di quote di srl start up.

Novità anche per il catasto delle reti che sarà realizzato dal ministero per lo Sviluppo economico che, oltre a permettere la progettazione di nuove infrastrutture, ridurrà i tempi di autorizzazione. Sul fronte del commercio elettronico, si lavorerà per dare agevolazioni alle Pmi e affinchè le PA sviluppino modalità di pagamento elettronico per i servizi erogati.

Fitto anche il capitolo sull’Agenda digitale che, stando a quanto varato dalla cabina di regia, punta a a raggiungere gli obiettivi indicati dalla Ue ovvero copertura in banda larga di base a tutti gli italiani entro il 2013 e ultralarga entro il 2020. Finora sono stati trovati fondi solo per il Sud (1,2 miliardi per reti ), che provengono da risorse europee non utilizzate dalle Regioni.

Focus anche sulle smart city e sull’e-gov e gli open data. La PA dovrà diventare una Internet dove il cittadino entra e fruisce dei servizi pubblici. Focus sugli standard per open data e cloud computing.

Sul fronte Ricerca e Innovazione si mira a strutturare una strategia unica per il comparto, armonizzando le norme dei bandi pubblici, “aggregando” le cordate che partecipano ai bandi Ue e incentivando la finanza di progetto. L’esecutivo si impegna a promuovere corsi di alfabetizzazione IT e incentivare la didattica digitale nelle scuole.

Sul tavolo del prossimo Cdm anche la nomina del direttore generale della nuova Agenzia per l’Italia digitale. In attesa della nomina che sarà decisa dal presidente del Consiglio, Mario Monti, sentiti i ministri competenti (Passera, Profumo e Patroni Griffi), iniziano a circolare i papabili alla poltrona, tra cui spiccano quelli di Mario Calderini, il consigliere per gli affari digitali chiamato da Profumo, di Roberto Sambuco, capo dipartimento delle comunicazioni presso lo Sviluppo economico. Al di fuori dell’ambito strettamente politico, invece, circolano i nomi di Salvo Mizzi, esperto innovazione per Telecom Italia, il fondatore di Dada Paolo Barberis, Alfonso Fuggetta del Politecnico di Milano e Stefano Parisi presidente di Confindustria digitale.

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