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Contratti Tlc più chiari: ecco i nuovi obblighi Ue a tutela dei consumatori

Dal dicembre 2020 i fornitori di servizi di comunicazione elettronica dovranno inviare ai nuovi clienti un “riassunto” delle condizioni contrattuali chiave per comparare termini e prezzi. La Commissione metterà a disposizione un template ad hoc

Pubblicato il 18 Dic 2019

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Arrivano nuove regole per i contratti delle aziende telefoniche e i fornitori di servizi Internet e di messaggistica nell’Unione europea. Come parte del nuovo Codice delle comunicazioni elettroniche, gli electronic communications service provider dovranno, a partire dal 21 dicembre 2020, fornire ai nuovi clienti dei loro servizi un sommario del contratto basato su un template standard incluso nella nuova normativa approvata dalla Commissione europea. Il “sunto” andrà sottoposto ai clienti prima che questi firmino il contratto.

Scelta più consapevole per il consumatore

Il sommario del contratto dovrà contenere le informazioni principali sui termini del contratto, come prezzo, servizi offerti, velocità della connessione Internet, durata del contratto, metodi per il rinnovo o la rescissione e eventuali funzioni per utenti con disabilità. Tali termini dovranno essere illustrati in modo tale da poter essere facilmente confrontati con quelli di altri fornitori sul mercato. L’obiettivo è aiutare i consumatori nella loro scelta tramite un formato standard che presenta l’offerta in modo simile qualunque sia il provider.

Come funziona il sommario

In base alle informazioni messe online dalla Commissione europea, il “contract summary” ha un formato standard di una pagina per un singolo servizio o fino a tre pagine per un pacchetto di servizi di comunicazione elettronica forniti sia ai consumatori che alle microimprese, alle piccole imprese e alle organizzazioni no-profit, a meno che non abbiano dato consenso esplicito a non ricevere il summary.

Le informazioni fornite nel template dovranno essere “concise e facilmente leggibili”. Il sommario non sostituisce il contratto intero, ma va fornito, online o in negozio, per dare una visione complessiva dei termini prima della firma da parte del cliente, sia nelle offerte prepagate che postpagate.

Il template fornito dalla Commissione europea include già una guida per capire quali sono gli elementi base da fornire nel sommario. Il sunto del contratto non deve essere firmato separatamente dal contratto vero e proprio, ma deve essere mostrato e visionato dal cliente prima della firma e alla fine farà parte del contratto integrale.

In base al rinnovato Codice europeo delle comunicazioni elettroniche, il contratto con il service provider è considerato valido quando il consumatore ha confermato l’adesione dopo aver ricevuto anche il sommario del contratto.

Il nuovo Codice europeo delle Tlc

L’ok definitivo dai ministri dell’Ue al Codice europeo per le comunicazioni elettroniche è arrivato un anno fa. La riforma ad ampio spettro delle telecomunicazioni proposta dalla Commissione europea intende stimolare l’innovazione e rafforzare la protezione dei consumatori nel segmento delle comunicazioni elettroniche. Le nuove norme sono in vigore da dicembre 2018 e vanno recepite dai membri Ue entro dicembre 2020.

Per lo specifico aspetto che riguarda la tutela dei consumatori, il nuovo codice ha esteso agli Over the top parte della regolazione che oggi riguarda i servizi telecom. Il Codice individua infatti tre tipologie di servizi di comunicazione elettronica soggetti a regulation: servizi di accesso a Internet (gli Isp); servizi di comunicazione interpersonali (copre anche gli Ott); diffusione di segnali (come nei servizi Tv o M2M). Gli Ott dovranno fornire ai clienti informazioni sulla qualità del servizio offerto, proprio come una telco, e risarcimenti se il servizio erogato non corrisponde a quello garantito.

La normativa protegge meglio gli utenti di smartphone, compresi gli utenti di servizi basati sul web (Skype, WhatsApp, ecc.) e rafforza i requisiti di sicurezza, inclusa la crittografia. Introduce il diritto di conservare il proprio numero di telefono fino a un mese dalla rescissione del contratto e il diritto al rimborso del credito prepagato non utilizzato al momento della risoluzione del contratto, nonché un indennizzo in caso di ritardo o abuso nel passaggio a un altro operatore.

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