Troppe defezioni. E, soprattutto, troppe quelle da parte dei “big” dell’Ict mondiale. Salta il Mobile World Congress di Barcellona, per la prima volta nella sua lunga storia. Gli “effetti” del coronavirus, alias gli allarmismi e le incertezze, si sono abbattuti sulla kermesse in programma dal 24 al 27 febbraio. E la Gsma, nonostante le stringenti misure e il sostegno della Municipalità cittadina e delle autorità locali, non è riuscita a spuntarla sul “virus”.
Oggi la lista delle aziende che hanno deciso di rinunciare all’evento si è allungata al punto da costringere ad un incontro straordinario del board, che in serata ha decretato ufficialmente l’annullamento dell’edizione 2020. Sono state soprattutto le aziende “occidentali” a tirarsi fuori, mentre hanno confermato la loro presenza fino all’ultimo le grandi cinesi Huawei, Zte e Xiaomi.
Rilevanti gli impatti economici per la città e anche per il mondo dell’Ict: l’evento di Barcellona rappresenta da sempre l’appuntamento numero uno al mondo per il lancio dei nuovi smartphone in particolare quest’anno quelli della generazione 5G, e delle principali novità hi-tech legate al mondo telco. Molte aziende hanno già annunciato che saranno organizzati eventi a livello “locale”, ossia nei singoli Paesi, per dare visibilità alle novità e in parte tamponare il danno.
E l’annullamento della kermesse rischia ora di impattare anche sulle altre Fiere tecnologiche in programma di qui ai prossimi mesi, inclusa l’edizione di Shangai dello stesso Mobile World Congress in programma dal 30 giugno al 2 luglio prossimo.