L’International telecommunication union (Itu) deve rafforzare i controlli interni nei settori permeabili a potenziali irregolarità, come gli acquisti ed il personale. Lo indica la Corte dei Conti italiana nell’Audit 2020 sui Financial Statements, e il relativo certificate, dell’Itu, l’agenzia Onu specializzata nel settore delle telecomunicazioni. Il documento è stato approvato dalla Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali della Corte dei conti con delibera n. 2/2022.
L’istituto presieduto da Giovanni Coppola ha svolto le funzioni di external auditor dell’Itu, come fa per diverse organizzazioni internazionali, a conferma, si legge in una nota della Corte dei Conti, della sua autorevolezza in campo internazionale, avvalorata dall’estensione del suo mandato sull’Itu anche per l’esercizio 2021.
Aree grigie nel procurement e nel personale
La relazione contiene undici raccomandazioni su temi di specifica importanza, una “questione di rilevanza” (emphasis of matter) e un “parere con riserva” (qualified opinion). È necessario – ha rilevato la Corte – rafforzare i controlli interni nei settori permeabili a potenziali irregolarità. In particolare, va posta attenzione sulle procedure di acquisto – con revisione del relativo manuale – e sui rischi legati alla frammentazione dei contratti e ai rinnovi automatici degli stessi.
Inoltre, nelle politiche del personale, oltre alle raccomandazioni sui criteri di attribuzione dei benefit e sulla digitalizzazione dei documenti, la Corte si è soffermata sulla potenziale efficacia dei procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti responsabili di condotte irregolari, anche dopo il termine del rapporto di lavoro, per il recupero delle perdite finanziarie subite.
Le 11 raccomandazioni sono state accolte dall’Itu nell’ambito di un proficuo contraddittorio in cui la Corte ha preso atto degli sforzi dell’Organizzazione per mitigare i rischi di comportamenti fraudolenti, anche in virtù dell’analoga esperienza rilevata nel 2019 ai danni della stessa Agenzia, al cui accertamento la Corte dei conti italiana ha contribuito significativamente come external auditor.
Dati di bilancio, “Individuate diverse debolezze”
Nell’Audit approvato dalla Corte dei conti si legge che, per quanto riguarda la revisione del bilancio 2020 dell’Itu, “sono state individuate diverse debolezze, che stiamo seguendo, relative ai controlli interni nell’area della cooperazione internazionale e dell’assistenza tecnica, che hanno ridotto significativamente il nostro livello di sicurezza che il bilancio fosse esente da errori significativi in quella specifica area. Abbiamo formulato diverse raccomandazioni volte a migliorare il sistema di controllo interno sia a livello centrale che locale”.
Pur prendendo atto degli ulteriori progressi compiuti nel 2020 e nel 2021 verso una maggiore responsabilità e migliori controlli interni, prosegue la relazione della Corte dei conti, “riteniamo opportuno confermare il nostro parere con riserva, poiché gli strumenti sviluppati non hanno ancora potuto dimostrare la loro efficacia nel ridurre i rischi osservati in termini di rendicontazione finanziaria”.
Nel Certificato di audit la Corte dei conti ha anche evidenziato i passaggi più importanti che, secondo l’istituto, la Direzione dell’Itu dovrebbe compiere per potenziare i sistemi di controllo della spesa relativi alla cooperazione internazionale e all’assistenza tecnica.
Verso un nuovo Accountability framework
In merito al nuovo Accountability framework dell’Itu, “Seguiremo il processo di istituzione del nuovo framework presso l’Itu e discuteremo con la direzione se l’Unione avrà bisogno di nuovi documenti e pratiche concordate a livello internazionale per rafforzare ulteriormente l’Accountability framework”, si legge nell’audit della Corte dei conti. “Tutte le raccomandazioni da noi preparate in questo Rapporto, in particolare quelle relative alla gestione delle frodi, alle risorse umane e agli appalti, forniranno un esempio concreto su come snellire l’Accountability framework”.