L'OPERAZIONE

Costamagna: “F2i non tratta con Telecom”

Il presidente di Cdp chiude a interessi per l’ingresso nella newco della telco: “Tratteremo con Open Fiber”. E ancora: “La nascita della società partecipata Cdp e Enel ha spinto la compagnia telefonica a investire di più nella fibra. Un bene per il Paese”

Pubblicato il 31 Mar 2017

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Il Fondo F2i “tratta con Open Fiber” per l’ingresso nell’azionariato della società per la rete di nuova generazione partecipata da Cdp ed Enel “e non tratta con Telecom”. Lo ha indicato il presidente di Cdp, Claudio Costamagna, nella conferenza stampa di presentazione dei conti di Cassa spa. Secondo Costamagna in ogni caso la nascita di Open Fiber “ha spinto Telecom a investire molto di più della fibra di quanto non avrebbe fatto senza la nostra presenza. Loro ovviamente non lo diranno mai e lo dico io. Questo è’ un bene per il Paese e ci farà fare grandi passi avanti nella digitalizzazione del Paese”.

Nei giorni scorsi è circolata la voce secondo cui F2I era interessata ad entrare nella newco che Telecom sta creando per lavorare sulle aree a fallimento di mercato. L’advisor Rothschild ha già contattato diversi interlocutori, tra fondi infrastrutturali, di private equity e sovrani, con l’obiettivo di selezionare già la prossima settimana un numero più ristretto di interessati a cui inviare un information memorandum e scegliere, prima dell’estate, il partner finanziario che deterrà la maggioranza della società.

Tra i potenziali interessati alla newc di Telecom anche l’australiana Macquaire, il fondo del Qatar Qia. Un portavoce di F2i del fondo ha però di aver manifestato interesse per la società che Tim costituirà per realizzare la rete a banda ultralarga nelle aree cosiddette a fallimento di mercato. Una fonte vicina alla vicenda aveva detto all’agenzia di stampa Reuters che “a F2i è stato chiesto di valutare la possibile operazione”.

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