Crescita al ribasso per Nokia: “La concorrenza è dura”

Gli utili del primo trimestre fiscale a quota 349 milioni, il triplo rispetto a un anno fa ma in calo rispetto alle attese. Abbassate le stime sui margini per fine anno. L’Ad Olli-Pekka Kallasvuo: “Difficile condizione dei mercati sul versante infrastrutturale”

Pubblicato il 22 Apr 2010

Circa 40 milioni di utili in meno rispetto alle attese. Si è
chiuso con una crescita al ribasso il primo trimestre fiscale 2010
di Nokia: gli utili sono saliti a 349 milioni di euro, il triplo
rispetto ai 122 milioni di un anno fa, ma meno rispetto ai 388
stimati. E non a caso il titolo, subito dopo l'annuncio dei
risultati, ha perso in borsa il 13%. Il drastico calo è dovuto
anche alle previsioni annunciate per l'intero anno fiscale:
l'azienda finlandese – che continua a detenere la leadership
mondiale nella produzione di cellulari – ha abbassato le stime sui
margini operativi di fine anno dal 12-14% all'11-13% e fa
sapere che nel secondo trimestre il margine operativo sarà del
9-12%.

"Continuiamo a dover fronteggiare una dura concorrenza –
commenta l'amministratore delegato, Olli-Pekka Kallasvuo – e
una difficile condizione dei mercati sul versante
infrastrutturale".

Sale intanto, dal 40 al 41% la quota di mercato nel primo trimestre
2010 nonostante il pressing delle aziende concorrenti, in
particolare Rim e Apple sul fronte smartphone. Nokia ha venduto
21,5 milioni di smartphone su un totale di 56,2 milioni. Ma nel
primo trimestre ha venduto 107,9 milioni di cellulari, il 15% in
meno rispetto a un anno fa.

In dettaglio i telefonini distribuiti sono aumentati del 16% anno
su anno a 107,8 milioni di unità, ma sono diminuiti del 15%
rispetto al trimestre precedente. I volumi di smartphone e mobile
computer sono cresciuti del 57% a 21,5 milioni di unità rispetto
al primo trimestre 2009 (quando ne sono stati distribuiti 13,7
milioni) e del 3% rispetto al quarto trimestre 2009. I telefonini
tradizionali sono cresciuti del 6,4% a 85,3 milioni. Le vendite
nette di device e servizi sono cresciute dell’8% rispetto
all’anno prima. Il prezzo medio di vendita (Asp) è sceso del 7%
da 66 a 62 euro.

"In questo primo trimestre Nokia ha beneficiato del
miglioramento del quadro economico e i suoi risultati di vendita si
possono considerare buoni, ma inferiori alle aspettative – commenta
Idc -. Nonostante Nokia continui a crescere, dobbiamo ricordare che
il primo trimestre del 2009 è stato il peggiore nella storia
dell’industria della telefonia mobile, con il più forte declino
mai registrato. Di conseguenza, i risultati di Nokia sono in linea
con l’attesa crescita complessiva del mercato, ma confrontandoli
con le performance delle rivali la posizione di mercato della
finlandese si indebolisce. I mercati emergenti continuano a
svolgere un ruolo importante per la crescita di Nokia, ma è sui
mercati maturi che l’azienda continua a soffrire la concorrenza
dei device di successo di Samsung, Rim e Apple e la riduzione del
prezzo è stata finora la principale arma per tenere vive le
vendite".

Secondo l'istituto di analisi particolarmente importante in
questo trimestre è stata la crescita dei volumi di smartphone
distribuiti, che salgono di oltre il 50% rispetto a un anno fa,
"segno di un efficace miglioramento del mix di prodotti
offerto da Nokia". Anche il lancio della funzionalità di
navigazione turn-by-turn gratis ha avuto un impatto positivo,
"pur se Nokia deve ancora migliorare la user experience sui
suoi smartphone e la nuova versione Symbian3, attesa quest’anno,
dovrebbe risolvere questo problema".
"Tradizionalmente Nokia ha bisogno di tempo per reagire ai
nuovi trend ed è quello che succede oggi con i device touchscreen.
Questo ha un impatto sia nel segmento dei telefoni tradizionali che
in quello degli smartphone, ma è quest’ultimo che sarà più
colpito se la nuova versione di Symbian uscirà più tardi del
previsto".

Nonostante qualche difficoltà e l’agguerrita concorrenza,
"Nokia ha dimostrato ancora nel primo trimestre la sua forza e
la capacità di migliorare i suoi risultati aumentando i volumi
distribuiti e facendo crescere gli utili operativi, i margini
operativi e l’earning-per-share rispetto a un anno prima",
conclude Idc.

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