Le aziende globali si trovano oggi ad affrontare una sfida senza precedenti: l’innalzamento dei rischi legati alla sicurezza informatica, alimentato dalla rapida evoluzione di minacce sofisticate, tra cui gli attacchi alimentati dall’intelligenza artificiale. In questo scenario, emerge una tendenza sempre più forte verso l’adozione delle Reti di Infrastruttura Fisica Decentralizzata (DePIN), un paradigma tecnologico che sta ridisegnando il panorama della cybersecurity.
Secondo una recente ricerca commissionata da Naoris Protocol, leader nel settore della sicurezza post-quantistica, il 73% dei direttori IT di grandi aziende globali, con un fatturato superiore ai 300 milioni di dollari, considera oggi le soluzioni DePIN “estremamente importanti” per la strategia di cybersecurity della propria impresa. Un ulteriore 25% le ritiene significativamente rilevanti, segno che l’industria sta affrontando un punto di svolta cruciale.
I limiti delle soluzioni centralizzate
Le soluzioni centralizzate, tipiche delle infrastrutture tradizionali, espongono i sistemi a vulnerabilità evidenti, creando punti singoli di fallimento. Questo fenomeno è particolarmente pericoloso quando si parla di servizi cloud, che concentrano i rischi, e di dispositivi endpoint, che spesso non sono protetti adeguatamente. Le tecnologie DePIN, basate su blockchain, contrastano questi pericoli decentralizzando la gestione delle risorse fisiche come nodi di rete, storage dei dati e dispositivi edge, trasformando ogni singolo dispositivo in un nodo di validazione sicuro.
David Carvalho, ceo di Naoris Protocol, sottolinea che il panorama della cybersecurity è ormai giunto a un punto critico: “I direttori IT delle grandi imprese globali riconoscono chiaramente le minacce rappresentate da attacchi informatici sempre più sofisticati, alimentati dall’intelligenza artificiale, e stanno adottando con urgenza tecnologie DePIN per mitigarle. Stiamo assistendo a un cambiamento radicale mentre le imprese decentralizzano le proprie infrastrutture, migliorando notevolmente la resilienza, la sicurezza e l’efficienza operativa.”
La risposta a minacce sofisticate e all’AI
La resilienza delle reti DePIN contro le minacce avanzate e le tecniche di hacking potenziate dall’AI è uno degli aspetti che sta spingendo l’adozione di queste soluzioni. La ricerca evidenzia che quasi il 36% degli intervistati prevede che il numero di progetti DePIN supererà i 4.000 entro un anno, con una crescita di oltre il 50% dei progetti DePIN aziendali nei prossimi due anni.
I benefici principali riconosciuti dalle imprese sono la sicurezza e la fiducia, con il 70% degli intervistati che punta sulla resilienza delle reti come priorità assoluta per la propria strategia di cybersecurity. Un altro 60% sottolinea l’efficacia della DePIN nell’architettura di sicurezza robusta che decentralizza i componenti critici, riducendo così le vulnerabilità. La gestione dei dati e l’efficienza operativa sono considerati ugualmente cruciali, con il 39% degli intervistati che riconosce il potenziale di DePIN nel trasformare le soluzioni di computazione e storage.
Blockchain e AI al servizio della sicurezza
Le innovazioni offerte dalla blockchain e dall’intelligenza artificiale sono al centro delle soluzioni DePIN. Il 34% dei direttori IT intervistati ha evidenziato la validazione continua in tempo reale, una caratteristica distintiva della blockchain, come uno degli sviluppi di sicurezza più promettenti. Un altro 42% ha evidenziato l’importanza dell’integrazione dell’AI per la rilevazione dinamica delle minacce in tempo reale, fondamentale per proteggere gli ambienti digitali Web2 e Web3.
Questo cambiamento nell’approccio alla cybersecurity segna una transizione fondamentale verso una nuova architettura decentralizzata, che garantisce la validazione costante dei dispositivi e delle reti, riducendo la dipendenza da perimetri di sicurezza tradizionali e migliorando la gestione delle risorse digitali in un contesto sempre più complesso e interconnesso.