IL FORUM DEL CORRIERE DELLE COMUNICAZIONI

Cybersecurity, serve un G20

La sicurezza informatica è strategica per garantire infrastrutture critiche e tutelare i dati dei cittadini. A dibattito Melissa Hathaway, Judy Baker, John N. Stewart e Andrea Rigoni, fra i massimi esperti mondiali di cybersecurity, al Forum del Corriere delle Comunicazioni

Pubblicato il 22 Gen 2013

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L’Italia sta imboccando con qualche ritardo la via dell’Agenda digitale, allineandosi al resto della Ue che da tempo è impegnata su questo fronte. Uno dei pilastri perché questo progetto possa realizzarsi sul piano nazionale e internazione è la cybersecurity: quando le infrastrutture critiche dipendono dalla rete Internet, lasciare che siano esposte ad attacchi (dal terrorismo allo spionaggio industriale al semplice furto) vorrebbe dire penalizzare pesantemente la modernizzazione e costruire strutture inutilizzabili.
Per parlare di questi temi, e dell’importanza della condivisione delle informazioni come primo e fondamentale argine contro gli attacchi informatici di ogni genere, quattro tra i massimi esperti mondiali in questo campo, Melissa Hathaway, Judy Baker, John N. Stewart e Andrea Rigoni hanno accettato l’invito del Corriere delle Comunicazioni a partecipare a un Forum in redazione.

Tutti sono stati concordi nell’affermare che se la cybersecurity è intesa come un costo evitabile è perché vengono sottovalutate le conseguenze e che, in questo senso, i governi hanno la responsabilità di sensibilizzare e informare sui rischi connessi alla mancata protezione. Uno degli strumenti operativi più efficaci sarebbe la creazione di di un G20 ad hoc dove coordinare politiche e strategie.

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