Gli operatori Tlc lo sanno bene: la realizzazione e la gestione (anche e soprattutto in chiave evolutiva) dei data center sono diventate parte integrante delle attività cruciali di chi opera in questo verticale. Le informazioni che vengono raccolte, elaborate e trasferite quotidianamente infatti continuano ad aumentare, e la strategia che ruota intorno a queste strutture è determinante non solo quando si tratta di rendere sempre più efficienti le operations ma anche nell’ottica di supportare l’evoluzione digitale dei servizi.
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Le sfide da affrontare a cavallo di cloud ed edge
La gestione di un data center nell’ambito delle telecomunicazioni presenta diverse sfide, molte delle quali comuni a tutto il verticale. C’è ovviamente, prima di ogni altra cosa, il tema della complessità e dell’efficienza operativa. Poiché la tecnologia è in continua evoluzione, può diventare difficile per le aziende di telecomunicazioni gestire i propri data center, in quanto non è la loro specialità. Si parla comunque di un aspetto non tradizionalmente centrale per un operatore, per cui si potrebbero riscontrare difficoltà nel mettere a fuoco i vantaggi significativi in termini di scala o di efficienza operativa.
La ristrutturazione dell’infrastruttura informatica, insieme al drastico passaggio al cloud e all’edge computing, ha poi reso difficile per le aziende di telecomunicazioni prevedere il fabbisogno di data center in base alla quantità di energia elettrica o di spazio necessari. Sebbene una stima della capacità necessaria possa essere sufficiente per un certo periodo di tempo, è probabile che tale capacità cambi in base alle tendenze di mercato e tecnologiche. Pertanto, le telco potrebbero aver bisogno di un centro dati con una capacità più flessibile, rendendo il noleggio di centri dati già esistenti in base alle esigenze un’opzione più plausibile rispetto alla proprietà dell’infrastruttura stessa.
Va precisato che l’imprevedibilità associata alle continue interruzioni della tecnologia, soprattutto per quanto riguarda il cloud e le catene del valore IT, rimane notevole. Gli specialisti dei data center di telecomunicazione devono essere dotati delle conoscenze e delle risorse necessarie per adattarsi a questi possibili disservizi.
Un data center per le telecomunicazioni progettato per il futuro
Cresce d’altra parte la necessità, per le telco, di supportare e indirizzare la diffusione della rete 5G, in uno scenario in cui aumenta la competizione tra gli operatori per diventare il principale motore della trasformazione della rete e della rivoluzione dei servizi.
Per soddisfare i requisiti del 5G, i provider devono trasformare la loro infrastruttura nell’ottica di raggiungere una velocità di trasmissione dati elevata, una latenza ultra-ridotta e una comunicazione di tipo massivo. Ciò avviene principalmente incorporando un’architettura di rete software defined (Sdn) all’interno della struttura per controllare o programmare la rete tramite software. Questo approccio consente di migliorare l’efficienza in quanto i responsabili possono gestire l’intera rete su base olistica, indipendentemente dalla tecnologia di rete sottostante.
Per adattarsi agli sviluppi tecnologici futuri, un centro dati di telecomunicazione progettato dovrebbe quindi includere:
- Reti underlay e overlay. Il fabric Sdn è responsabile del disaccoppiamento tra la rete underlay, che fornisce la connettività tra gli elementi di rete del fabric, e la rete overlay, che assicura la connettività tra i carichi di lavoro. Una soluzione di overlay efficace riduce l’interdipendenza tra la configurazione di rete e i servizi che vi girano sopra.
- Sistemi di semplificazione delle operazioni. Il fabric Sdn deve essere progettato anche per individuare in modo proattivo i guasti, risolvere i problemi ed eseguire operazioni regolari sulla rete. Il controller Sdn fornisce analisi e visibilità sullo stato di salute della rete ed è progettato per fornire metriche in tempo reale relative a dettagli sulla latenza, contatori atomici e statistiche sul consumo.
- Sicurezza integrata. La cybersecurity è uno degli aspetti chiave di un data center di telecomunicazioni, e il fabric Sdn deve essere in grado di limitare la superficie di attacco implementando politiche di permit-list. Questo modello garantisce che solo il traffico fidato possa fluire all’interno delle applicazioni.
- Data center edge. Questa architettura è spesso utilizzata per piattaforme su piccola scala, normalmente distribuite in aree remote come estensione del data center regionale. La presenza di potenza di calcolo ai margini consente di ottenere prestazioni più rapide e una latenza inferiore, in quanto i dati non devono essere spostati su lunghe distanze per essere elaborati.
- Concatenazione di servizi. Questo approccio costituisce un caso d’uso importante nei moderni data center di telecomunicazione, poiché sposta il traffico attraverso una catena di dispositivi prima che esca dal data center. Aiuta ad automatizzare il flusso di traffico tra i servizi in una rete virtuale e ottimizza l’uso delle risorse di rete per migliorare le prestazioni delle applicazioni utilizzando il percorso di instradamento ottimale.
Semplificare la gestione energetica dei data center con i software Dcim
C’è poi la sfida, sempre più stringente, dell’alimentazione energetica, che presuppone non solo la gestione ottimale dei consumi in base alle effettive necessità dell’infrastruttura, ma anche la capacità di far fronte a imprevisti, come interruzioni improvvise di fornitura.
Far convergere su un unico punto di attenzione tutte le funzionalità che occorrono per monitorare la situazione ed eventualmente intervenire in modo tempestivo significa oggi adottare un software Data Center Infrastructure Management (Dcim).
Si tratta di una soluzione in grado di supportare completamente gli oggetti della catena di alimentazione in corrente continua, come i pannelli di allarme dei fusibili, gli alloggiamenti di distribuzione delle batterie, gli interruttori automatici di distribuzione delle batterie, gli alloggiamenti dei fusibili di distribuzione delle batterie, i raddrizzatori e i dispositivi di calcolo, tra cui server, chassis blade e apparecchiature di telecomunicazione.
Con un Dcim è possibile costruire completamente il percorso di alimentazione per tenere traccia delle capacità e dell’utilizzo in ogni punto, compresi gli interruttori e le batterie. Le soluzioni più avanzate consentono di accedere a un’interfaccia 3D per una facile individuazione dei problemi e forniscono utili funzionalità di reporting che rispondono a domande concrete, come per esempio “cosa è collegato a qualsiasi oggetto nel percorso di alimentazione?”. Diventa così più semplice per i responsabili comprendere le ridondanze e contattare gli utenti durante i periodi di manutenzione.