PIANI

Dati senza limiti per T-Mobile e Sprint, svolta Internet mobile

Lanciati negli Usa due abbonamenti per traffico senza limite (anche se con vincoli sulle prestazioni). Sfida a Verizon e At&T. Il roll out di small cell su cui spingono i due operatori metterà a rischio il business broadband via Dsl favorendo quello via fibra. Più spazio a 5G, IoT, cloud, big data

Pubblicato il 23 Ago 2016

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Il lancio dei nuovi abbonamenti con piani dati illimitati da parte degli operatori mobili statunitensi T-Mobile e Sprint potrebbe rappresentare un nuovo punto di svolta nell’arena competitiva telco. Con questa mossa i due operatori sfidanti mirano a sottrarre abbonati ai due operatori leader del mercato Usa, AT&T e Verizon.

I due piani, Unlimited Freedom di Sprint, già disponibile, e T-Mobile One, disponibile dal 6 settembre secondo quanto annunciato dal Ceo John Legere, potrebbero di fatto indicare un nuovo trend per il modello di business della principale fonte di revenue del settore, ovvero il traffico dati, eliminando il concetto di Data Cap/Data plan.

Secondo alcuni analisti ciò non avverrà comunque nel breve termine: occorrerà del tempo affinché gli utenti inizino a familiarizzare con l’idea di non dover pagare due volte la stessa cosa. Ciò è ancor più vero alla luce di quanto offerto dai due suddetti piani i quali presentano stringenti limitazioni sulle prestazioni e sul tethering.

Nello specifico, il piano di T-Mobile presenta un limite, superabile pagando 25 $ al mese, sulla massima risoluzione video, pari a 480 pixel, e un ulteriore vincolo, eliminabile pagando 15 $ al mese, sul tethering illimitato fruibile solo sulle reti 2G. Analogamente l’offerta di Sprint presenta lo stesso vincolo sul tethering solo su reti 2G e un limite massimo di 500 kbit/s per lo streaming di musica. Tali vincoli sono fortemente in contrasto con l’utilizzo odierno di Internet via mobile caratterizzato sempre più dalla fruizione di musica e video in streaming nonché dalla condivisione di contenuti generati dagli utenti. Tuttavia, gli analisti sostengono che una volta indicata una nuova direzione sarà solo questione di tempo.

Inoltre, è particolarmente interessante notare che tale mossa è stata adottata da due operatori fortemente impegnati nella strategia di roll out di small cell adeguatamente supportate da reti ultra broadband in fibra ottica. L’eventuale affermazione di tale modello, quindi, metterebbe a rischio il business delle connettività broadband via DSL favorendo al contempo quello della connettività via fibra ottica. Lo scenario small cells/fibra ottica del resto rappresenta una tra le soluzioni architetturali più rilevanti per lo sviluppo e la diffusione dei prossimi paradigmi digitali di riferimento: 5G, IoT, Cloud, Big Data.

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