Nella parte del ddl concorrenza dedicata alle telecomunicazioni “si potrebbe valutare l’ipotesi, ancora non presa in considerazione, di non far pagare all’utente alcun costo di recesso alla scadenza naturale del contratto di telefonia”. A dirlo è Mario Staderini, direttore della Direzione Tutela dei Consumatori dell’Agcom, in audizione presso la Commissione Industria del Senato.
Staderini ha specificato che “ci sono ancora casi anomali di chi al termine del proprio contratto viene comunque chiamato a pagare un costo di recesso di 35 euro (motivato col lavoro di chi viene a tagliare il filo del telefono)”, ha concluso Staderini.