Dècina si dimette da Agcom, si accelera sulla nomina del successore

La decisione determinata “da gravi motivazioni personali”. Ora la palla passa alla Camera che dovrà nominare il sostituto: si punta ad inserire in tempi rapidi la votazione all’odg dei lavori dell’Aula

Pubblicato il 04 Set 2013

Maurizio Dècina si è dimesso da commissario Agcom. Lo comunica Agcom in una nota, spiegando che la decisione “è motivata esclusivamente da gravi motivazioni personali”. Dècina ha inviato al Consiglio una lettera in cui spiega i motivi delle dimissioni.

“Confermo il mio forte sostegno alle decisioni prese dal nuovo Consiglio dell’Agcom, in particolare per quanto riguarda le frequenze tv, i prezzi del rame e della fibra, nonché il diritto d’autore online” ha voluto precisare Dècina, comunicando la propria decisione al collegio dell’Autorità. Il presidente Angelo Cardani e gli altri commissari hanno espresso il loro profondo rammarico e la sincera solidarietà umana a Maurizio Dècina, ringraziandolo per il lavoro svolto ed evidenziando “oltre all’importanza del prezioso contributo tecnico-professionale fornito all’attività svolta dal Consiglio, la lealtà, l’indipendenza e il grande senso istituzionale che ne hanno sempre contraddistinto l’operato”. Anche il viceministro alle Comunicazioni Antonio Catricalà commenta le dimissioni: “Era la persona giusta per quella posizione – ha detto -. Per la profonda conoscenza delle comunicazioni e per l`equilibrio che ha dimostrato seguendo in diversi ruoli e responsabilità negli anni e sempre con grande entusiasmo il settore”.

Ora la palla passa alla Camera che dovrà nominare il nuovo commissario dopo che la conferenza dei capigruppo avrà messo il voto all’ordine del giorno. La legge non prevede un tempo limite entro il quale la nomina deve essere effettuata per cui molto dipenderà dalla priorità che Montecitorio intenderà dare.

Stando a quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni, il Pd punta a calendarizzare al più presto la votazione per scegliere il successore di Dècina che era stato uno dei candidati appoggiati dai democratici.

Contattata dal Corriere delle Comunicazioni, Deborah Bergamini (Pdl) fa sapere che “bisognerà attendere la prima riunione delle Commissioni per un primo confronto sulla questione”.

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