Vale 256 milioni di euro l'Opa annunciata da Swisscom per
rilevare la quota flottante di Fastweb e avviare il delisting della
società italiana da Piazza Affari. L'operazione mira a
rilevare il 17,918% di quota sul mercato al prezzo di 18 euro per
azione.
Nonostante il delisting la società – si legge in una nota di
Swisscom (l'azienda già possiede l'82,082% delle
azioni)- pagherà il dividendo sull'esercizio 2010: le stime
indicano un valore in linea almeno con quello del 2009.
L'Opa lanciata da Swisscom, che sarà finanziata attraverso
fondi propri e grazie alle linee di credito già disponibili,
"non pregiudicherà l'identità di azienda italiana di
Fastweb", si legge nella nota del gruppo elvetico.
"Fastweb rappresenta una valida alternativa al tradizionale
operatore italiano (Telecom Italia, ndr) e prosegue nell'opera
di realizzazione di ingenti investimenti nell'infrastruttura di
rete in Italia".
"Swisscom intende assicurarsi, con questa operazione, maggiore
flessibilità sul piano sia strategico sia operativo",
puntualizza la società.Tra le motivazioni dell'offerta, si
legge documento il "rafforzamento della struttura di controllo
del gruppo Swisscom".
Nel documento di offerta inviato da Swisscom alla Consob si palesa
anche l'eventualità di fondere Fastweb in Swisscom,
successivamente al delisting Ma "nessuna decisione al riguardo
è stata assunta dai competenti organi sociali di Swisscom e/o di
Fastweb", precisa il documento.
Swisscom è assistita nell'operazione da Credit Suisse e Banca
Imi come consulenti finanziari e Studio Legance come consulente
legale.
Al 30 giugno 2010 Fastweb contava circa 1.693.800 clienti per
servizi a banda larga. Nel 2009 l'azienda ha registrato un
fatturato di 1.853 milioni di euro e un Ebit di 138 milioni.
Swisscom "ravvisa una potenziale ulteriore crescita nel
mercato italiano e crede nelle opportunità di sviluppo di Fastweb
– si legge ancora nella nota -. Swisscom si concentrerà su
entrambi i mercati chiave della Svizzera e dell'Italia".