La Provincia di Trento ha investito 123 milioni sulle dorsali della
banda larga ed è pronta a spenderne altri 125 per portare questo
servizio “fino all'ultimo maso dell'ultimo borgo di
montagna”. Lo ha detto il presidente della Provincia, Lorenzo
Dellai, a margine del convegno Etno sulle Tlc, in corso a Trento,
che vede la partecipazione anche del presidente esecutivo di
Telecom Italia, Franco Bernabè.
Nel suo intervento Dellai ha sottolineato la necessità che
operatori del settore ed altri imprenditori – compresi quelli
della Finanza – partecipino alla realizzazione del cosiddetto
“ultimo miglio”, il collegamento con le famiglie e le imprese,
in particolare attraverso i passaggio dalla rete in rame alla fibra
ottica.
“La rete – ha precisato il presidente della Provincia –
resterà pubblica in quelle aree dove non ci sarà interesse di
mercato e dove, di conseguenza, non interverranno gli operatori
privati. Tra questi esiste già la partecipazione di Telecom (con
la quale la Provincia ha sottoscritto un
memorandum ndr), ma come ha confermato dallo stesso Bernabè
“noi siamo pronti ad aprire anche ad altri investitori;
l'importante è che si facciano avanti, altrimenti procederemo
da soli”.
"Questa – ha tenuto a precisare Bernabè – è una formula
aperta a tutti quelli che hanno voglia di investire, investitori
finanziari inclusi, anche perché considerato che in Europa i soldi
per la pubblicizzazione della rete (sul modello di quanto fatto in
Australia ndr) non ci sono, o si fa così o si rischia di non fare
niente". Il tavolo trentino, secondo il manager, dimostra che
Telecom è "disponibile a fare delle cose ragionevoli, che
abbiano un ritorno economico e che siano rispettose della
concorrenza". L'importo complessivo dell'operazione,
con la partecipazione anche del capitale Telecom, è di circa 170
milioni, investimenti da fare in una decina d'anni.