Non è una novità che il settore delle telecomunicazioni stia attraversando un periodo di significative trasformazioni, che impongono alle aziende decisioni importanti. Ormai da più di dieci anni, infatti, questo settore deve far fronte sia a nuove dinamiche di mercato, sia a cambiamenti nei comportamenti e nelle aspettative dei consumatori, che stanno influenzando i modelli di business e operativi, così come le performance, delle telco in Italia e nel resto d’Europa.
Il mercato delle Tlc in Italia
In particolare, in Italia si sta registrando ormai da diverso tempo una significativa contrazione dei ricavi di questi operatori: come emerge infatti dal recente rapporto sulla filiera delle telecomunicazioni promosso tra gli altri da Asstel, negli ultimi 12 anni il nostro Paese ha perso, rispetto al totale del mercato delle telecomunicazioni, quasi 15 miliardi di euro, un calo pari al 35% del valore iniziale; una flessione questa molto più rilevante rispetto ad altri Paesi europei, quali Germania (-5%), Francia (-14%) o Gran Bretagna (-18%). Anche i ricavi lordi, ossia l’insieme dei ricavi da consumatori, imprese e intra-telco, mostrano d’altra parte una tendenza al ribasso, registrando nel 2022 una riduzione del 3%, pari ad una perdita di circa 800 milioni di euro in valore assoluto.
Le aspettative dei consumatori
Se indubbiamente questi trend sono legati anche al tema dell’andamento dei prezzi, ed in particolare al loro calo, sia della connettività fissa che di quella mobile, occorre tenere presente che questi possono essere influenzati dai cambiamenti nelle aspettative e nei comportamenti dei consumatori, che restano essi stessi una grande sfida per le telco. Per comprendere meglio la loro evoluzione, è interessante guardare ai recenti risultati dell’edizione 2023 della Digital Consumer Trends Survey di Deloitte. Da questo studio emerge infatti un interesse contenuto dei consumatori italiani nei confronti delle caratteristiche della propria connettività domestica, sempre più simile al servizio luce e gas, per cui il più forte legame “emotivo” che si viene a creare tra fornitore e utente è quello negativo legato ad un possibile disservizio: quasi 1 adulto italiano su 2 con accesso domestico ad Internet dichiara infatti di non avere consapevolezza della velocità della propria rete e un 8% addirittura di non essere a conoscenza del tipo di connessione che utilizza (se fibra o altro). Inoltre, i consumatori tendono a legare sempre più la connettività domestica ad altri servizi, dalla linea mobile ai servizi video o musica in abbonamento: quasi 2 rispondenti su 3 dichiarano infatti di ricorrere ad una qualche forma di bundle, andando incontro al desiderio delle telco di creare una maggiore fidelizzazione con i propri clienti.
Telco per l’Italia il 12 dicembre a Roma
Di questi e altri importanti temi si discuterà in occasione dell’edizione di fine anno di Telco per l’Italia, in programma a Roma il 12 dicembre. Per iscriversi cliccare qui