Sotto la pressione dei rappresentanti della "troika" –
Fmi, Ue e Bce – che ormai ad Atene sono di casa, il governo greco
sembra deciso a dare una forte spinta alla realizzazione del
pacchetto delle privatizzazioni cui la "troika" stessa
attribuisce particolare importanza.
Oggi, secondo i giornali ateniesi, dovrebbero arrivare ad Atene i
rappresentanti della Deutsche Telekom per discutere con i
funzionari greci della vendita del rimanente 16% dell'Ote, il
gigante della telefonia greca e nei Balcani.
In base all'accordo firmato fra le due parti nel 2008, la
Grecia potrebbe vendere alla Deutsche Telecom il 10% invece che il
16% delle azioni in suo possesso. In ogni caso obiettivo del
governo rimane la conclusione dell'operazione possibilmente
entro giugno, senza escludere la vendita dell'intero pacchetto
delle azioni dello Stato.
Tutto dipenderà dall'andamento delle trattative viste le
pretese dalla parte tedesca che, fra l'altro, chiede anche la
riduzione del personale attualmente impiegato dall'Ote.
Intanto, sul fronte del continuo malcontento popolare per le misure
di austerity del governo, il Pame, il sindacato vicino al Partito
Comunista di Grecia, ha indetto per venerdì prossimo nella
centralissima piazza Omonia di Atene una manifestazione di protesta
contro "le nuove misure barbare del governo, del Capitale,
dell'Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale".