L’operatore tedesco sta valutando di rilevare il pacchetto di maggioranza di Telekom Slovenije. A dare la notizia è il quotidiano tedesco Handelsblatt, che cita fonti governative di Bratislava. Oggi il 63% dell’operatore sloveno è nelle mani del Governo locale, che avrebbe già manifestato la propria intenzione di lasciare il controllo della società entro la fine dell’anno. Il prezzo, secondo quanto anticipato dal quotidiano, si aggirerebbe intorno a 700 milioni di euro, a fronte di una capitalizzazione di 850 milioni.
Da Deutsche Telekom non arrivano conferme ufficiali, anche se l’operazione era stata anticipata a novembre da Janos Szabohad, amministratore delegato della controllata ungherese: un’operazione che avrebbe senso anche considerando il fatto che la società tedesca è già ben radicata nei paesi limitrofi, Ungheria e Croazia.
Ma Deutsche Telekom non sarebbe la sola realtà a guardare con interesse a Telekom Slovenije, verso cui anche Huawei, i fondi d’investimento Bain e Axos e una compagnia telefonica russa starebbero valutando se presentare un’offerta.
Intanto Deutsche Telekom ha pianificato di investire un miliardo e 200 milioni nella controllata greca Ote, come parte di un piano più ampio per rafforzarsi in Europa.
Visitanto la scorsa settimana gli uffici della controllata greca, il ceo di Deutsche Telekom, Timotheus Höttges, aveva annunciato: “Stiamo lavorando insieme per far diventare il nostro gruppo il principale provider di telecomunicazioni in Europa dove Ote sarà il nostro caposaldo”. “L’obiettivo di lungo termine – aveva aggiunto Claudia Nemat, membro del consiglio d’amministrazione di Dt, “è di creare una rete integrata e paneuropea di reti mobili e fisse basate sull’Ip”.
Lo scorso anno Ote aveva migliorato i propri conti cedendo la controllata bulgara Globul a Telenor per 717 milioni di euro, e vendendo l’operatore satellitare Hellas Sat ad Arabsat per 208 milioni.
Da parte sua Deutsche Telekom ha investito 2 miliardi di dollari sulla controllata greca negli ultimi cinque anni, e prevede di aggiungere ancora un miliardo e 200milioni di euro per i prossimi 4 anni.