Deutsche Telekom ha chiuso il terzo trimestre con perdite per 6,9 miliardi di euro, a fronte di utili superiori al miliardo di euro registrati un anno fa. Sul rosso, il più ampio dell’ultimo decennio, pesano gli oneri straordinari per 7,4 miliardi di euro legate al merger di T-Mobile Usa con l’operatore MetroPcs, quinto operatore mobile americano. La nuova entità se la vedrà con Verizon, At&t e Sprint.
I ricavi sono calati dello 0,1% a 14,65 miliardi, con una flessione dell’1,7% in Germania. L’Ebitda djusted è diminuito dello 0,6% a 4,78 miliardi, con un margine scivolato dal 32,6% al 33,4%. La posizione finanziaria è in progresso, con il cash flow in salita del 37,4% a 2,34 miliardi, a fronte di un indebitamento che migliora di 2 miliardi e si attesta a quota 39 miliardi.
L’azienda prevede di chiudere l’anno in perdita, a causa delle spese straordinarie legate all’operazione americana, ma pagherà lo stesso il dividendo.
Il ceo Rene Obermann punta su nuovi servizi di streaming musicale e m-payment per bloccare l’emorragia di ricavi derivante dal declino della voce. “Deutsche Telekom – ha detto Obermann – ha mostrato sviluppi molto positivi sul piano operativo nel terzo trimestre. Sull’altro fronte ha scontato una considerevole perdita contabile in seguito a un fattore straordinario molto rilevante”.