TELCO UE

Digital Single Market, Etno: “Bene centralità reti veloci, ora attenzione alla cybersecurity”

L’associazione delle telco Ue plaude alla strategie annunciata da Bruxelles. Il presidente Tas: “La rinnovata attenzione agli investimenti in banda larga fondamentale per intensificare la crescita”

Pubblicato il 25 Mar 2015

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Etno accoglie con favore il lavoro del Collegio dei Commissari sulla futura strategia per il mercato unico digitale. “Aver voluto porre l’accento sulle reti, tra le altre cose – spiega l’associazione che riunisce le più grandi telco europee – è un passo fondamentale verso la realizzazione di un’Europa completamente digitalizzata in cui sia i cittadini e le imprese possono crescere e prosperare”.

Per il presidente Steven Tas “una rinnovata attenzione sugli investimenti in banda larga ad alta velocità è fondamentale se si vogliono intensificare gli sforzi di implementazione della rete. Una profonda riforma del quadro delle telecomunicazioni avrà un ruolo fondamentale nel percorso di crescita”. In questo senso l’associazione, nel documento elaborato a sostegno del Digital Market, evidenzia come tutte le azioni devono essere “consumer-centric” e virate a rafforzare la fiducia dei cittadini. Per questo è necessario rafforzare le politiche di cybersecurity e varare regole certe sulla sicurezza dei cosumatori. Poi è necessario aggiornare le regole sul copyright. Sopra tutto le reti: il mercato unico digitale dovrà essere volano delle reti ultraveloci e garantire accesso a tutti i cittadini europei.

La Commissione europea punta ad abolire gli ostacoli che limitano per esempio l’uso di servizi online basati in altri paesi europei, come le boutique di Apple iTunes o le piattaforme di film di Netflix, che sono al momento fruibili solo nei paesi Ue in cui hanno sedi legali e dagli utenti dei paesi stessi. Dall’Italia non si può accedere per esempio al servizio di Netflix in Francia. Queste barriere “non hanno giustificazioni,” si legge in una nota stampa distribuita oggi dall’Esecutivo Ue. “Questa discriminazione non può continuare in un mercato unico”.

Bruxelles punta inoltre ad abbassare i costi delle consegne dei prodotti comprati online per favorire gli acquisti via internet, ancora effettuati da appena il 44% degli europei. La percentuale scende al 15% per gli acquisti di prodotti o servizi in altri paesi Ue. Abolire queste frontiere digitali e legali permetterebbe risparmi fino a 11,7 miliardi di euro all’anno per i consumatori, stima la Commissione Ue. Le proposte presentate oggi dal commissario Ue per il Mercato Unico Andrus Ansip, confluiranno in un piano più articolato che sarà reso pubblico a maggio. La Commissione punta anche ad aumentare la trasparenza dei motori di ricerca, come Google; a gestire al meglio la rivoluzione dei Big Data e del cloud computing; e a riformare il mercato unico digitale in modo più ambizioso di quanto non abbiano proposto gli stati europei, che hanno rimandato recentemente la fine delle tariffe extra per il roaming.

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