NETMUNDIAL

Dilma Rousseff vara la “Costituzione” brasiliana del web

Approvata dal Senato a tempo record, la legge è stata presentata oggi al NETMundial di San Paolo. La presidente Dilma Rousseff: “I diritti delle persone devono valere anche online”. E sulla Internet governance: “Sia multipolare e trasparente”

Pubblicato il 23 Apr 2014

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La presidente brasiliana Dilma Rousseff ha promulgato oggi simbolicamente davanti ai circa 800 delegati provenienti da 80 Paesi di NetMundial, il ‘Marco civil da internet’, una sorta di ‘Costituzione’ del web, approvata ieri sera, a tempo di record, dal Senato brasiliano. La legge assicura la neutralità di Internet e soprattutto garantisce il rispetto della privacy degli utenti brasiliani.

Rousseff non aveva fatto mistero di voler approvare la legge prima di ‘NetMundial’, la conferenza internazionale sul futuro della governance di Internet che si è aperta oggi a San Paolo. Seduta al fianco di Sir Thomas Berners-Lee, co-inventore del World Wide Web, Dilma non ha perso l’occasione per criticare le operazioni di spionaggio elettronico dei servizi americani, che aveva già attaccato più volte anche in passato.

“Questi fatti sono inaccettabili e costituiscono un attentato alla natura stessa di Internet. I diritti che le persone hanno quando sono scollegate devono valere anche quando sono collegate alla rete”, ha detto. Dilma ha poi platealmente abbracciato Nnenna Nwakanma, rappresentante della società civile a ‘NetMundial’, che nel suo intervento ha ringraziato Edward Snowden – la talpa del Datagate- per aver rivelato i casi di spionaggio del governo americano.

Il capo di Stato brasiliano è anche intervenuta sull’argomento-chiave di NetMundial, la Internet governance, sostenendo che deve essere “multipolare e trasparente” e che “nessun Paese deve avere più peso di un altro”.

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