Diritti umani, Cardani: “Agcom monitorerà Tv e radio”

Il presidente dell’authority ascoltato dalla commissione Jo Cox: “Adottato un atto di indirizzo che richiama i fornitori di servizi media audiovisivi alla tutela della dignità della persona, soprattutto rispetto ai fenomeni migratori e alle diversità etnico-religiose”

Pubblicato il 21 Nov 2016

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“L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, al fine di tutelare la dignità della persona ed il principio di non discriminazione, ha recentemente adottato un Atto di indirizzo inteso a richiamare i fornitori di servizi media audiovisivi e di radiofonia al rispetto dei principi fondamentali posti a garanzia degli utenti nell’ambito dei programmi di informazione, di approfondimento e di intrattenimento, ponendo particolare attenzione sulla trattazione di argomenti maggiormente a rischio discriminazione quali i fenomeni migratori e le diversità etnico-religiose”. Lo ha detto Angelo Marcello Cardani, presidente di Agcom, nel corso di un ‘audizione in Commissione di studio “Jo Cox” sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo ed i fenomeni di odio, presieduta della Presidente della Camera Laura Boldrini.

Al fine di garantire una effettiva tutela di quanto formulato nell’Atto di indirizzo emanato a seguito di una delibera che ha visto come proprio relatore il commissario Antonio Nicita, “l’Agcom, attraverso una rodata attività di monitoraggio già impiegata in altri settori sottoposti alla propria vigilanza e controllo, verificherà l’attuazione di quanto disposto nel richiamo”, ha spiegato Cardani.

Relativamente al web, pur non essendoci un’espressa potestà in capo ad Agcom a contrasto diretto dei fenomeni oggetto di studio della Commissione, silegge in una nota dell’authority, il presidente Cardani ha sottolineato l’importanza dell’istituzione di un Osservatorio permanente delle garanzie per i minori e dei diritti fondamentali della persona su Internet, con l’intento di monitorare fenomeni quali l’istigazione all’odio, le minacce, le molestie, il bullismo, l’hate speech e la diffusione di contenuti deplorevoli. “La mission dell’Osservatorio – aggiunge – è quella di approfondire la conoscenza delle suddette tematiche e di coinvolgere in maniera concreta e sinergica i differenti portatori di interesse”.

A tal fine il Presidente ha garantito l’impegno di Agcom a trasmettere periodicamente alla Commissione un aggiornamento sull’operato dell’Osservatorio.

Dal punto di vista dell’evoluzione del quadro normativo europeo, ha ricordato che in è in corso il riesame della direttiva sui servizi di media audiovisivi (“direttiva Smav), che prevede, tra l’altro una maggiore incisività per combattere i fenomeni e le condotte criminali su Internet. “La modifica più incisiva della proposta – ha spiegato – riguarda proprio l’inclusione nell’ambito di applicazione della direttiva delle piattaforme di video-sharing le quali, quindi, diverranno parte attiva nella tutela dei minori dai contenuti nocivi e nella protezione dei cittadini dall’incitamento all’odio, attraverso strumenti che possano consentire agli utenti di segnalare contenuti illeciti, sistemi di verifica dell’età e sistemi di controllo genitoriale”.

“L’autorità – ha concluso Cardani – rimane a disposizione del Parlamento e delle istituzioni, anche con una serie di iniziative nel settore della ricerca e della media education che potranno essere di utilità per il legislatore e per l’esecutivo al fine di contrastare l’oggetto di interesse della Commissione”

“Agcom si è impegnata a continuare il monitoraggio delle trasmissioni radio-tv per far luce sui crescenti fenomeni di odio, pregiudizio e stereotipi, specie di natura etnico-religiosa nel caso dello ‘straniero’, che si manifestano in TV e in Rete. Accanto all’impianto sanzionatorio vigente per le radio-tv, occorre promuovere anche nella Rete un’etica della responsabilità che difenda la piena libertà di espressione, combattendo al contempo il dilagare di falsi fatti e falsi account, come di vecchi e nuovi stereotipi, spesso strumentalmente usati per propagande politiche o commerciali, ostacolando un vero pluralismo politico-sociale tra diversi”, ha aggiunto Antonio Nicita.

“Per contrastare efficacemente le violazioni che si verificano sulla rete – ha affermato Francesco Posteraro – occorre innanzi tutto sfatare il falso mito della libertà del web come assenza di regole. Anzi proprio la straordinaria potenza del mezzo e la rapidità con la quale si propagano per suo tramite le violazioni impongono di esercitare una vigilanza ancora più attenta. Internet è infatti un mezzo, e come tale indifferente rispetto ai contenuti che veicola, si tratti di cultura, di odio, di informazione, come di razzismo. Per questo rappresentano un utile primo passo nella direzione giusta gli obblighi posti a carico delle piattaforme digitali in materia di tutela dei minori e di incitamento all’odio della proposta di Direttiva sui servizi media audiovisivi attualmente in corso di esame da parte delle Istituzioni europee”.

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