Il nuovo fondo della Cassa depositi e prestiti studia la banda
larga di Telecom Italia. Lo scrive il Corriere della Sera,
precisando che il nuovo fondo da 20 miliardi di euro "sarà
probabilmente una Spa non solo per evitare scalate ostili ma anche
per rafforzare e sviluppare aziende sane".
Il nascente fondo strategico, sulle orme del decreto governativo e
sulle tracce del nuovo statuo della Cassa depositi e prestiti,
"potrebbe dunque anche intervenire in Telecom Italia per
fornirle le risorse necessarie alla banda larga".
"La compagnia telefonica – aggiunge il Corriere della Sera –
è sicuramente una azienda strategica, ad alto contenuto
tecnologico ma è ingessata da un debito-monstre che ne blocca lo
sviluppo. La materia è delicata ma questo è uno dei dossier che
presto il nuovo fondo aprirà purché vengano rispettati alcuni
principi base: la proprietà delle reti resti a Telecom e
l’accesso sia garantito a tutti gli operatori a parità di
condizioni".