Marco Tronchetti Provera sarà processato dal 18 febbraio davanti ai giudici della settima sezione penale del tribunale di Milano, con l’accusa di ricettazione nell’ambito dell’inchiesta sui dossier illeciti raccolti dalla security di Telecom Italia. A chiedere la citazione diretta a giudizio, che permette di saltare l’udienza preliminare, era stato il procuratore aggiunto Alfredo Robledo, che nell’ottobre scorso, aveva chiuso le indagini su Tronchetti Provera con l’ipotesi di ricettazione per la vicenda del compact disc contenente una serie di dati copiati dal computer di un dipendente dell’agenzia investigativa Kroll.
I dati furono prelevati con un’operazione di hackeraggio dagli uomini della security di Telecom nel 2004 in un hotel di Rio de Janeiro, in Brasile. I dati e i files “sarebbero stati illegalmente intercettati e poi sottratti alla Kroll”, secondo quanto scritto nell’atto di chiusura indagini, e Tronchetti sarebbe stato informato della natura di tali dati da Giuliano Tavaroli (ai tempi a capo della security di Telecom) il quale, dopo averli memorizzati in un cd, provvedeva, previo specifico accordo con Tronchetti Provera e dietro il suo consenso, a spedirli alla segreteria di Tronchetti Provera in forma anonima, che lo faceva poi pervenire alla security.
All’epoca dei fatti era in corso una battaglia per il controllo di Telecom Brasile tra le società italiane e alcuni fondi di investimento, contesa finita nei tribunali sia italiani che brasiliani. Il cd, contenente i dati, fu consegnato dai legali della Pirelli e di Telecom, prima alle autorità brasiliane e poi a quelle italiane.
Come preannunciato, Telecom Italia si costituirà parte civile. Lo stesso farà l’Asati, l’associazione dei piccoli azionisti.