PROCURA DI MILANO

Dossier illegali, chiusa inchiesta su Tronchetti Provera

La decisione presa dalla procura di Milano. Il presidente di Pirelli era indagato per ricettazione in merito a un episodio di dossieraggio durante la battaglia per il controllo di Brasil Telecom. Resta aperta l’indagine per ricettazione. Asati: “Rimandare l’assemblea del 18 ottobre”

Pubblicato il 12 Ott 2012

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La procura di Milano ha chiuso un’inchiesta che vede Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli, indagato per ricettazione in merito a un episodio legato alla vicenda dei dossier illegali. In particolare, l’episodio riguarda un cd con dati presi dal computer di un dipendente dell’agenzia investigativa Kroll, durante la battaglia per il controllo di Brasil Telecom.

Con la chiusura dell’inchiesta, la procura ha depositato gli atti relativi alle indagini e ora avrà almeno 20 giorni per fare le richieste, presumibilmente di rinvio a giudizio per il numero uno di Pirelli. L’inchiesta è stata condotta dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo che nei mesi scorsi aveva già chiesto l’archiviazione nei confronti di Tronchetti Provera per i dossier confezionati dalla security di Telecom Italia, guidata da Giuliano Tavaroli, in quanto la procura aveva ritenuto che non ci fosse prova della conoscenza da parte del manager dei metodi, anche illegali, usati dalla security del gruppo di tlc. Per quanto riguarda le violazioni della privacy in merito ai sistemi informatici che in Telecom fino al 2005 avevano la possibilità di tracciare le intercettazioni, in quel caso, invece, c’era stata la prescrizione.

Resta aperta, infine, la parte dell’inchiesta per associazione per delinquere finalizzata all’hackeraggio e al dossieraggio e per la corruzione internazionale in Brasile. Per questo filone ancora aperto, tuttavia, secondo quanto appreso, si va verso una richiesta di archiviazione.

Esprime “soddisfazione per quella che pare una conclusione favorevole delle indagini su tutti gli altri reati esclusa la ricettazione” l’avvocato Roberto Rampioni, legale di Marco Tronchetti Provera, facendo riferimento alla chiusura dell’inchiesta della procura di Milano che vede il presidente di Pirelli indagato in un filone di indagine legato ai cosiddetti dossier illegali. “Prendiamo atto con soddisfazione del fatto che pare favorevolmente concluso anche il supplemento delle indagini condotte relative alla cosiddetta ‘vicenda Telecom’ concernenti ipotesi di reato che andavano dall’associazione a delinquere all’hackeraggio nonché alla corruzione internazionale”, ha indicato il legale in una nota. Questa parte dell’inchiesta sembra destinata alla richiesta di archiviazione, mentre per la contestazione di ricettazione la procura potrebbe procedere alla richiesta di rinvio a giudizio o alla citazione diretta del manager.

In relazione al “contestato reato di ricettazione in merito al dvd contenente elementi comprovanti lo spionaggio eseguito dall’agenzia Kroll ai danni di Telecom Italia” chiuso oggi dala procura di Milano, “siamo convinti – prosegue il legale – di poter dimostrare che anche in questo caso nessun comportamento illegale è stato posto in essere”. Infatti, prosegue la nota, “non si può non ricordare a ogni modo che la portata lesiva delle azioni Kroll è stata confermata più volte anche dalla società Marsh&McLellan, allora controllante di Kroll. Marsh&Mclellan comunicò anche, al termine del 2004, la fine di azioni contro il dottor Tronchetti Provera e l’azienda, scusandosi ufficialmente per l’accaduto”.

Asati, Telecom Italia rimandi l’assemblea del 18 ottobre

Intanto Asati, l’associazione dei piccoli azionisti chiede di rimandare l’assemblea Telecom Italia fissata per il 18 ottobre. “In riferimento alle notizie di agenzia sul coinvolgimento del dott. Tronchetti Provera per ricettazione e in attesa di conoscere i dettagli del provvedimento – si legge in una nota – Asati che ha contribuito fattivamente a far emergere, nel corso delle Assemblee e non ultima quella del 12 maggio scorso, sia a cda, al collegio sindacale e agli organi di controllo della società, alla Consob e alla Procura di Milano, le molte operazioni illecite,compiute nel periodo 2001-2007, durante la gestione Pirelli di TI, quali lo spionaggio alla Kroll auspica che l’attuale consiglio di amministrazione prenda immediatamente in esame l’annullamento della prossima assemblea del 18 ottobre che in queste condizioni sarebbe una farsa, tra l’altro in attesa della prossima sentenza che la Corte di Assise di Milano Giudice Gamacchio emanerà sugli illeciti. Si tenga presente che nella prima versione del rapporto Deloitte, le 51 fatture della Kroll ormai tecnicamente depositate negli atti giudiziari erano ignorate, cosi’ come ignorate anche dal collegio sindacale, come risulta dalla risposta data dal dott. Bignami (Presidente del Collegio Sindacale)nell’Assemblea del 12 Maggio 2012 . E Carlo Buora nel 2004 ( e cioe’ nel clou degli scandali denunciati) dove era?”.

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