Il futuro dell’entertainment secondo Intel? Video 3D di alta
qualità accessibili nel soggiorno di casa che si scaricano in
molto meno di un minuto e device che si scambiano dati tra loro a
una velocità di 10 Gigabit al secondo. Un futuro vicino, secondo
l’azienda americana, e che sarà reso possibile da Light Peak, la
nuova tecnologia ottica di input/output ad alta velocità, che
Intel sta sviluppando insieme ad alcuni partner e che offre, dice
l’azienda, “un miglioramento di larghezza di banda e
flessibilità riducendo allo stesso tempo la complessità e i costi
per il download di video e altri contenuti multimediali
digitali”. Questa tecnologia potrà collegare dispositivi
elettronici come notebook, display Hd, fotocamere, lettori video,
iPod, tra loro tramite cavi ottici anziché in rame.
Light Peak dovrebbe essere disponibile sul mercato nei prossimi
mesi; intanto Intel sta cercando collaborazioni nell’intero
settore dell’entertainment per individuare il modo migliore per
trasformare la sua tecnologia in uno standard ampiamente
disponibile.
Gli effetti di questa connessione ultraveloce su cavo ottico sono
destinati a farsi sentire oltre le pareti del salotto di casa.
Secondo Intel, cinquanta cavi in rame utilizzati oggi sul set di un
film 3D potranno essere sostituiti da un singolo cavo in fibra
ottica grazie a Light Peak. Oltre alla velocità estrema, questa
tecnologia è infatti l'unica in grado di trasportare
simultaneamente diversi protocolli di I/O esistenti. Per questo
Intel sostiene che Light Peak favorirà lo sviluppo di una nuova
generazione di prestazioni di I/O estreme per il computer, grazie a
una larghezza di banda a 10 Gb/s, che nei prossimi dieci anni
potranno arrivare a 100 Gb/s. Ma già 10 Gb/s è una velocità
altissima: permette di trasferire un film Blu-ray completo in meno
di 30 secondi. Senza contare che un sistema a fibra ottica
permetterà a laptop e altri apparecchi di essere ancora più
sottili e che i consumatori potranno collegare i loro gadget a
distanze maggiori di quelle a cui è possibile oggi, e senza
riempire la casa di fili.
"Quello che ci aspettiamo, e che rappresenta il nostro
obiettivo, è l’inizio di una nuova generazione” di connessioni
via cavo, dichiara Jason Ziller, manager Intel che lavora sul
progetto. Secondo Ziller, i vantaggi offerti da questa tecnologia
sono “qualcosa che tutti vorranno, o di cui tutti avranno
bisogno, entro 10-20 anni”.
Il mercato per una tecnologia come Light Peak nasce, secondo Intel,
dalla proliferazione di apparecchi di elettronica di consumo (Pc,
stampanti, scanner, smartphone, telecamere digitali, tv Hd…) che
si mandano tra di loro quantità sempre maggiori di video e altri
dati e richiedono tanta banda. Ma i cavi elettrici di oggi,
continua Intel, sono vicini al limite massimo di velocità a causa
dell’interferenza elettromagnetica, che può peggiorare la
qualità della trasmissione stessa, specialmente sulle grandi
distanze. I cavi ottici, invece, non risentono dell’interferenza
elettromagnetica.
A fine 2010, Intel intende introdurre anche un microchip dedicato
specificamente a Light Peak. Ma per generare un business
significativo, Light Peak dovrà essere adottato dalle aziende che
producono gli apparecchi di elettronica di consumo, perché
computer, stampanti, tv e tutto il resto dovranno essere fabbricati
appositamente per supportare le connessioni a fibra ottica. Ziller
ammette: potrebbero volerci anni prima che questa tecnologia
diventi di uso comune, ma alcuni device che incorporano Light Peak
saranno sul mercato già nel 2011 e Sony e Nokia (anche Apple
secondo alcuni rumors) hanno già mostrato interesse verso la nuova
tecnologia Intel.
Più scettici alcuni analisti, innanzitutto per il costo dei cavi
per la fibra ottica, e poi perché non sono convinti che gli utenti
abbiano davvero bisogno di queste velocità supersoniche: "10
gigabit al secondo è davvero tanto”, afferma Roger Kay di
Endpoint Technologies Associates. "Alla maggior parte delle
persone basta qualche Megabit. La gente gestisce intere aziende con
10 Gigabit". E’ anche vero che alcuni gadget che cominciano
a entrare nelle case più accessoriate richiedono tanta banda, nota
Martin Reynolds, managing vice president di Gartner. E se gli
apparecchi di elettronica di casa vengono collegati con cavi a
fibra ottica, dice Reynolds, forse anche gli Internet service
provider saranno spinti a collegare le stesse case al web con la
fibra, con il risultato di permettere download e upload sempre più
veloci.