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Droni come le auto: scatta l’obbligo di targa

La decisione della Federal Aviation Administration: negli Stati Uniti di rigore la registrazione sia per i nuovi veivoli sia per quelli già attivi. Intanto in Nevada apre il primo “droniporto”

Pubblicato il 16 Dic 2015

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Negli Usa anche i droni dovranno avere la targa, come le automobili. Lo ha stabilito la Federal aviation administration (Faa), l’ente statunitense per l’aviazione civile, annunciando che i proprietari di veivoli telecomandati dovranno registrarli entro metà febbraio 2016.

Verrà fornito un numero identificativo e la registrazione, che costerà 5 dollari, coprirà 3 anni. Tra le categorie sottoposte all’obbligo rientreranno i droni che pesano da 0,23 a 25 chili circa e proprietari da 13 anni in su. Naturalmente, per i più giovani saranno i genitori ad effettuare la registrazione. La norma vale sia per i nuovi droni che per quelli già posseduti.

Chi già fa volare da tempo il proprio veivolo potrà effettuare la pratica entro il 19 febbraio 2016, mentre chi ne compra uno dal 21 dicembre in poi deve registrarlo prima di farlo volare all’esterno.

Gli Stati Uniti si confermano insomma la patria dei droni, come dimostra anche l’apertura del primo aeroporto ad hoc in Nevada, che ha appena ottenuto il via libera della Faa. La struttura, pensata per l’istruzione, la manutenzione dei velivoli, ma anche per scopi ricreativi e gare, si chiamerà Aerodrome.

Una parte dell’impianto, come riporta il sito Fast Company, è già operativa mentre l’intera struttura sarà completata entro il 2018. Un progetto simile già esiste in Ruanda, ma è pensato per il trasporto e la consegna di medicinali e beni di prima necessità.

C’è da scommettere che quella in Nevada sarà però solo la prima pista per droni: secondo stime di Aerodrome il mercato crescerà di oltre 82 miliardi di dollari tra il 2015 e il 2025, generando più di 100mila nuovi posti di lavoro.

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