A cento anni dalla consegna del Nobel per la Fisica, il Consiglio
nazionale delle ricerche (Cnr) apre eccezionalmente le sue porte
durante il week-end per celebrare Guglielmo Marconi, inventore
della radio, straordinario precursore delle moderne tecnologie
senza fili nonché Presidente del Cnr dal 1927 al 1937, anno della
sua morte. Gli eventi, a ingresso libero, si svolgeranno il 12 e 13
dicembre, dalle 9 alle 18 con ingresso in via dei Marrucini. La
sede centrale dell’Ente costituirà lo sfondo di un percorso
multimediale, storico ed interattivo, in cui sarà possibile
ricreare alcuni curiosi esperimenti scientifici, ‘giocare’ con
le onde radio e conoscere i diversi aspetti della vita di
Marconi.
La mostra “Marconi, lo scienziato del futuro”, a cura
dell’Ufficio promozione e sviluppo collaborazioni (Psc) del Cnr
diretto da Manuela Arata, è una rievocazione attraverso alcune
delle tappe più significative della storia della ricerca
scientifica del ‘900, affidata a oggetti storici provenienti dal
Museo della comunicazione ‘G. Pelagalli’ di Bologna e ad altri
documenti, messi a disposizione dal Servizio gestione documentale e
archivi del Cnr, che illustreranno il periodo in cui Marconi
ricoprì la carica di Presidente: verbali manoscritti,
corrispondenze con uomini di Stato e scienziati, carteggi per la
costruzione dell’attuale sede, scritti e discorsi pubblicati su
riviste scientifiche, giornali dell’epoca con commenti alla sua
attività istituzionale e di scienziato.
L’invito del Cnr è anche quello di divertirsi con il Laboratorio
interattivo, realizzato sempre dal Psc-Cnr.
Sarà possibile eseguire esperimenti legati al mondo della fisica,
tramite exhibit ‘hands-on’: ricreare un vero fulmine
utilizzando le leggi dell’elettromagnetismo, osservare
l’interazione tra campo elettrico e magnetico, lanciare segnali
radio a distanza e scoprire le nuove applicazioni delle onde radio.
I più curiosi potranno partecipare al ‘Marconi robot quiz’,
ideato dall’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione
(Istc-Cnr) in collaborazione con l’università Federico II di
Napoli: il giocatore dovrà individuare un oggetto nella sala e
avvicinarlo con una bacchetta-antenna collegata via radio al robot
Nxt. Per ogni risposta esatta, il robot avanzerà fino al
traguardo.
Per entrambe le giornate è prevista l’apertura speciale della
Biblioteca centrale del Cnr ‘G. Marconi’, la maggiore
biblioteca scientifico-tecnica italiana, istituita nel 1927.
“Abbiamo previsto una visita alla torre libraria”, illustra la
direttrice Brunella Sebastiani, “un percorso guidato dove saranno
esposti documenti, periodici e monografie d'epoca e, per
gentile concessione della Discoteca di Stato, si potrà ascoltare
dalla stessa voce di Marconi il racconto originale della prima
trasmissione a grande distanza del 12 dicembre 1901”. A dar luce
all’esposizione, un’installazione ideata dall’artista rumeno
Geo Florenti tramite un sistema a risparmio energetico che utilizza
celle fotovoltaiche riciclando luce già emessa, coniugando così
creazione artistica e tecnologia.
Altro evento in programma, a cura del consorzio Pnra-Programma
nazionale di ricerche in Antartide (12 e 13 dicembre, dalle 11 alle
13), il collegamento con la stazione italo-francese ‘Concordia’
in Antartide. “Sarà possibile colloquiare con i tecnici della
base attraverso un palmare Uhf, connesso a un ponte radio
amatoriale collegato alla rete Internet, a sua volta disponibile
grazie a un canale satellitare”, dice Marco Maggiore, Capo
spedizione Concordia.
Nel corso dell’incontro “Remembering Marconi” (13 dicembre
ore 16) la figlia Elettra ricorderà la figura e l’opera del
padre insieme al Presidente del Cnr, Luciano Maiani, e a Raffaella
Simili, storica della scienza dell’università di Bologna,
Giovanni Pelagalli, direttore del Museo della comunicazione, Alido
Brinzaglia, vice direttore tecnico della Radio Vaticana.
“Evidenzieremo in particolare la sua tenacia e la sua
genialità”, sottolinea Giovanni Filocamo del Psc-Cnr e curatore
scientifico dell’evento marconiano. “Sia come scienziato, per
le sue scoperte e le sue esperienze, sia come imprenditore, per la
capacità di trasformare le sue ricerche in tecnologia applicata,
migliorando la qualità della vita di noi tutti”.
“Le onde hertziane erano ben note ai fisici alla fine
dell'800, ma solo Marconi intuì la possibilità di usarle per
trasmettere messaggi da un capo all'altro della Terra,
scavalcando montagne e oceani”, ricorda il presidente del
Consiglio Nazionale delle Ricerche. “Nella storia della scienza
non sono molte le figure di studiosi che, dopo aver realizzato la
propria invenzione, ne abbiano condotto i successivi sviluppi, come
ha fatto Marconi viaggiando instancabilmente da un oceano
all'altro. Alla sua figura di grande scienziato e abile
imprenditore va infine associata quella di manager della scienza.
Nel corso della sua lunga presidenza, dal 1927 al 1937”, conclude
Maiani, “Marconi ha fatto del Cnr uno strumento moderno, capace
di coniugare ricerca, innovazione e mondo delle imprese. La stessa
sfida del Cnr di oggi, strumento fondamentale per l'innovazione
e il progresso del Paese".