Anche la Francia si interroga sul suo tycoon Vincent Bolloré. Non per Mediaset Premium, però. Ma perché il gruppo Bolloré ha chiesto un risarcimento di 50 milioni di euro alla tv France 2 per aver trasmesso per la seconda volta una puntata del suo programma Complément d’enquête dedicata alle attività del gruppo e alle attività dell’imprenditore in Africa.
Ad aprile la magistratura aveva condotto perquisizioni nell’ambito dell’inchiesta sulle attività africane, uno dei comparti più redditizi dell’impero Bolloré. L’inchiesta è andata in onda il 7 aprile ed è stata ritrasmessa giovedì sera. In una nota, il gruppo sottolinea che riproporre un programma “totalmente tendenzioso dimostra un concreto desiderio di danneggiare il gruppo discreditandolo gravemente”.
Bolloré ha motivato la richiesta di danni alla tv di Stato “per mettere fine a questa insidiosa campagna e proteggere gli interessi dei suoi dipendenti e dei suoi azionisti”. Il conduttore della trasmissione ha risposto alle accuse nel corso della trasmissione. Secondo le Monde, “il risarcimento richiesto – al di là della norma – costituisce un avvertimento ai media che vorrebbero indagare sugli affari del miliardario bretone”.