Più sicurezza per gli automobilisti di tutta Europa: in caso di incidente grave, la chiamata automatica di emergenza eCall permetterà soccorsi rapidi. Un sistema che la Commissione europea aveva invitato i paesi-membro ad adottare, su base volontaria, entro il 2009, ma visti i ritardi, sta rendendo ora obbligatorio: le due proposte approvate oggi garantiranno che, entro ottobre 2015, tutte le automobili in Ue siano in grado di chiamare e ricevere automaticamente i servizi di emergenza.
Nel caso di incidente grave, il sistema eCall compone automaticamente il 112, il numero unico d’emergenza europeo, e comunica l’ubicazione del veicolo ai servizi di emergenza, anche nel caso in cui il conducente sia incosciente o si trovi nell’impossibilità di effettuare una telefonata. Per la Commissione si potrà così mitigare l’emergenza incidenti stadali in tutta l’Ue, salvando fino a 2.500 vite all’anno. Le stime suggeriscono che il sistema eCall potrebbe accelerare i tempi di risposta dei soccorsi del 40 % nelle zone urbane e del 50 % nelle zone rurali.
In base alla proposta adottata, dall’ottobre 2015, tutti i nuovi modelli di autovetture e i veicoli utilitari leggeri dovranno essere equipaggiati col sistema eCall 112; ciò implica che sia anche realizzata l’infrastruttura necessaria per ricevere e gestire in modo adeguato le eCall in centri per le chiamate di pronto intervento, assicurando la compatibilità, interoperabilità e continuità del servizio in tutta l’Ue.
“Le proposte odierne costituiscono una tappa fondamentale per aumentare la sicurezza stradale nell’Unione europea”, secondo Siim Kallas, vicepresidente della Commissione e responsabile per i trasporti. “L’anno scorso sulle strade dell’Unione europea si sono registrati 28.000 morti e 1,5 milioni di feriti. In caso di incidente ogni minuto è prezioso per soccorrere i feriti”.
“L’impiego di un sistema eCall interoperabile a livello europeo rappresenta una importante evoluzione in materia di sicurezza stradale”, ribadisce Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo per l’Industria e l’imprenditoria. “Questo sistema consente di risparmiare tempo e salvare vite. Rappresenta inoltre un importante passo avanti per rendere i nostri veicoli più intelligenti e migliorare la nostra concorrenzialità.”
“Il sistema europeo eCall costituisce un importante passo avanti per la sicurezza stradale. In caso di necessità urgente di aiuto è molto meglio essere connessi che soli: il valore delle Ict consiste in questo”, aggiunge Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dell’Agenda digitale.
Oltre ai vantaggi in materia di sicurezza stradale, eCall avrà anche un effetto significativo sulla riduzione degli ingorghi causati da incidenti e sulla riduzione degli incidenti secondari provocati dalla mancata messa in sicurezza del luogo dell’incidente. Anche l’industria beneficerà di questo sistema attraverso le numerose società coinvolte nell’offerta di tecnologie, componenti e servizi utilizzati in diversi aspetti di eCall, compresi i sistemi di bordo, la trasmissione dati wireless e i centri di raccolta delle chiamate d’emergenza. Si prevede inoltre che le apparecchiature di bordo introdotte da eCall potrebbero essere utilizzate per servizi aggiuntivi, come la localizzazione di vetture rubate.
eCall si attiva automaticamente non appena i sensori del veicolo rilevano un urto grave. Una volta attivato, il sistema compone il numero di emergenza europeo 112, stabilisce un collegamento telefonico con l’appropriato centralino di emergenza ed invia ai servizi di soccorso i dati relativi all’incidente, compreso l’orario in cui questo è avvenuto, la posizione esatta del veicolo incidentato e la direzione di marcia. La chiamata eCall può essere attivata anche manualmente premendo un pulsante all’interno dell’abitacolo.
Per istituire e realizzare questo sistema la Commissione propone due strumenti normativi: un regolamento sulle specifiche di omologazione per la diffusione del sistema eCall, rendendo il veicolo idoneo per il sistema; e una decisione sull’introduzione della chiamata di emergenza eCall interoperabile per rendere le infrastrutture pubbliche idonee a interagire col sistema eCall.
Una volta che Consiglio e Parlamento europeo avranno approvato le proposte formulate oggi, la Commissione intende fare in modo che il servizio eCall sia pienamente operativo in tutta l’Ue (più Islanda, Norvegia e Svizzera) entro il 2015.