TORRI

Ei Towers, occhi puntati al consolidamento in Europa

La società rende pubblica la documentazione in vista dell’assemblea straordinaria del 27 marzo: “Un operatore unico potrebbe stimolare i processi in atto in Ue”. Gli analisti Icbpi: “Difficile che accetti una quota di minoranza della controllata Rai”

Pubblicato il 10 Mar 2015

towers-120622171104

“La creazione di un operatore nazionale integrato potrebbe svolgere una funzione di stimolo del processo in atto in tutti i mercati europei, dove gli operatori mobili, per migliorare l’efficienza, valutano l’opportunità di concentrarsi solo sul core business e reperire risorse mediante la cessione o l’esternalizzazione dell’infrastruttura”. E’ un passaggio del documento reso pubblico ieri da Ei Towers, e che lascia aperta la porta a una possibilità di mirare a partecipare al consolidamento del settore non soltanto in Italia, ma su scala continentale. La società ha lanciato il 24 febbraio un’offerta pubblica di acquisto e scambio su Rai Way finalizzata a ottenere al 66,7% del capitale sociale della controllata Rai, in vista dell’assemblea straordinaria del 27 marzo in cui dovrebbero essere formalizzati i dettagli dell’Opas con l’avvio ufficiale della procedura.

Intanto domenica la società che fa riferimento a Mediaset aveva inviato all’antitrust la documentazione aggiuntiva richiesta dall’authority sull’Opas: ora il garante avrà 15 giorni di tempo per decidere se aprire un’istruttoria sul caso.

Rimane in ogni caso lo scoglio del vincolo del 51% di Rai Way che deve rimanere in mano pubblica, come stabilito da un decreto del presidente del consiglio dei ministri del 2 settembre, quello che aveva in pratica autorizzato la quotazione in borsa della controllata di viale Mazzini, stabilendone le condizioni.

Un “paletto” che rende sensato ipotizzare un “piano B” per Ei Towers, che potrebbe decidere di cambiare le condizioni dell’offerta e “accontentarsi” di una quota di minoranza.

Ipotesi che però oggi è stata giudicata “improbabile” dagli analisti di Icbpi: “L’offerta di Ei Towers su Rai Way accresce la spinta alla fase di M&A che sta caratterizzando il settore torri – si legge nella nota della società – Non è escluso che si arrivi ad un accordo tra le parti, che porti alla creazione di un operatore unico, con una governance maggiormente condivisa rispetto allo scenario prospettato da Ei Towers”. Non escluso, ma poco probabile secondo Icbpi: “bassa la probabilità che Ei Towers possa accontentarsi di una quota di minoranza di Rai Way (tra il 35% ed il 49%) – spiega la società nella sua nota – che comporterebbe comunque l’impiego di ingenti risorse cash (almeno 300 milioni), senza alcuna garanzia sul progetto industriale di aggregazione”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati