Enrico Saggese si dimette dall’Asi

Il presidente dell’Agenzia spaziale italiana rimette il mandato al ministro Maria Chiara Carrozza. La decisione presa a seguito dell’iscrizione al registro degli indagati nell’ambito di un’inchiesta per presunte tangenti. Ma il manager si difende: “Totalmente estraneo ai fatti”

Pubblicato il 07 Feb 2014

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Enrico Saggese “ha inviato al ministro vigilante (il ministro dell’Istruzione e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, ndr) una lettera di messa a disposizione del proprio mandato di presidente dell’Agenzia spaziale italiana, con effetto immediato”. Lo si legge in una nota dell’Asi in cui Saggese spiega di avere preso la decisione “nel rispetto delle indagini in corso, ribadendo la sua totale estraneità ai fatti contestatigli, nell’interesse dell’autorevolezza internazionale dell’Agenzia Spaziale Italiana, acquisita specialmente nell’ultimo quinquennio, e al fine di meglio difendere la propria integrità, onorabilità e prestigio, maturati in più di quaranta anni di attività nel settore spaziale”.

La procura di Roma indaga su un giro di presunte tangenti: Sette gli indagati tra i quali Saggese. Agli indagati sono contestati, a seconda delle posizioni, i reati di concussione e corruzione.

Oltre a Saggese, sono iscritti nel registro degli indagati due suoi collaboratori, Francesca e Mario Giacomo Sette (dipendenti Finmeccanica distaccati presso l’Asi) e gli operatori di società Elena Oteri, Alfiero Pignataro, Salvatore Marascia e Vittorio Sette. Le società interessate dalle perquisizioni sono la Sistina Travel, che organizza viaggi all’estero per i dipendenti Asi, il Cira (Centro italiano di ricerche aerospaziali) con sede a Capua, la Get-It, con sede a Torino, la Eurofiere, con sede a Rivoli (Torino), la Art Work e la Space Engineering, entrambe a Roma.

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