IL PIANO STRAORDINARIO

Eolo, 150 milioni per l’Fwa in 1500 Comuni. Spada: “No a spreco risorse pubbliche”

La maggior parte degli interventi al Sud. L’appello del presidente: “Piano Bul non deve includere il fixed wireless access, ci sono già i privati, concentrarsi sulla fibra”. E chiede un tavolo di lavoro con tutti i soggetti impegnati nelle aree bianche

Pubblicato il 12 Mag 2020

Luca-Spada-eolo

Un piano straordinario di investimenti da 150 milioni di euro per completare la copertura della rete in 1500 Comuni, principalmente al sud. È quanto ha annunciato oggi il fondatore e presidente di Eolo Luca Spada in una conferenza stampa online dedicata anche a fare il punto sulla diffusione della tecnologia Fwa e alle misure governative in campo sul fronte della banda ultralarga nelle aree bianche del Paese.

Il piano di investimenti punta a completare la copertura a livello nazionale con la rete Fwa entro il 2021: “Le regioni che ci vedranno più impegnati sono quelle del Sud e in particolare Sicilia, Campania e Sardegna”, ha annunciato Spada puntualizzando che attualmente nel Sud Italia sono sud 500 i comuni coperti su 2109 e che quindi la roadmap prevede la copertura di 600 comuni nel 2021 laddove nel Nord e Centro Italia restano poche le località in cui avviare i lavori. Spada ha inoltre ricordato che “negli ultimi 3 anni Eolo ha accelerato lo sviluppo della rete anche grazie alla tecnologia di accesso a 100 Mb basata sulle frequenze a 28 GHz” e che “ad oggi la rete Eolo è disponibile in oltre 6mila comuni e copre il 78% delle aree bianche oggetto dei bandi Infratel” contando oltre 1,2 milioni di clienti e circa 70mila fra imprese e istituzioni locali, molte scuole e PA.

Sul fronte Infratel e piano Bul – la in house del Mise ha stimato di coprire circa il 20% delle aree bianche in fwa – il presidente di Eolo si dice contrario all’utilizzo di risorse pubbliche che vadano al di là della fibra.” L’intervento pubblico dove essere rivolto solo alla fibra ottica. La copertura Fwa è già in essere e sarà portata a termine dagli operatori privati. Bisogna dunque evitare di spendere fondi pubblici per tecnologie già disponibili e concentrare tutte le risorse sulla fibra che rappresenta l’infrastruttura future proof più importante da portare soprattutto nelle aree in digital divide. Per quanto riguarda Eolo siamo prossimi alla copertura all’80%”.

Spada lancia inoltre l’appello alle istituzioni affinché “si apra il Cobul agli operatori che stanno realizzando infrastrutture nelle aree bianche” o quantomeno che “sia dia vita a un tavolo di lavoro congiunto per evitare duplicazioni”. Il tema della duplicazione delle reti – fisse e mobili – è secondo Spada “uno dei principali errori commessi in passato, non da ripetersi oggi”. A tal proposito il manager annuncia che “sono in corso colloqui con alcuni competitor per valutare al meglio dove andare a installare le antenne Fwa per evitare ridondanze da un lato e dall’altro che tutti si concentrino sulle stesse aree lasciando sguarnite porzioni di territorio. È un modo intelligente per fare squadra, evitare investimenti inutili e fornire servizi di qualità ai cittadini”.

Spada evidenzia del 78% di aree bianche coperte dalla società  il 35% ha già il servizio a 100 Mb e si sta incrementando di un 3-4% al mese. “L’obiettivo è portare i 30 Mb ovunque accrescendo progressivamente fino ai 100 Mb”. Se da un lato l’emergenza Coronavirus “ha mostrato i limiti della tecnologia in rame – ci sono milioni di famiglie con prestazioni sotto i 10 Mb del tutto inadeguate per le necessità digitali”, dall’altro resta sul cammino l’annoso tema della burocrazia: “Per realizzare un impianto ci mettiamo sei mesi di cui 5 impegnati nel disbrigo delle pratiche. È tempo di snellimento se davvero si vorrà accelerare l’infrastrutturazione-Paese”.

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