Il gruppo svedese Ericsson ha registrato nel secondo trimestre 2014 vendite per 54,8 miliardi di corone svedesi, in calo dell’1% rispetto ai 55,3 miliardi di corone dello stesso periodo del 2013, ma in aumento del 13% rispetto al trimestre precedente grazie alla crescita in Medio Oriente, Cina e India e al buon andamento degli affari in Nord America legati all’incremento di capacità sulle reti mobili. Inoltre, i contratti che il gruppo svedese ha già firmato permettono di prevedere un impatto positivo sulle vendite nella seconda metà dell’anno.
Sempre nel secondo trimestre 2014 Ericsson ha migliorato il margine lordo, salito al 36,4% dal 32,4% dell’anno precedente, grazie al forte sviluppo del settore capacity, alle più alte entrate IPR (i diritti sulla proprietà intellettuale) e al diminuire dei costi di ristrutturazione. Il margine operativo è salito al 7,3% dal 4,5% dell’anno precedente, grazie alle prestazioni migliorate nei segmenti Networks. L’utile operativo amonta a 4 miliardi di corone, contro 2,5 miliardi del secondo trimestre 2013 (un aumento del 62%), mentre l’utile netto è salito del 76% a 2,7 miliardi di corone da 1,5 miliardi di euro. Il flusso di cassa dalle attività operative è pari a 2,1 miliardi di corone (contro 4,3 miliardi di un anno prima), un calo del 52%, ma il contante netto alla fine del periodo per Ericsson è di 32,5 miliardi di corone, +18% rispetto al secondo trimestre 2013. Si tratta di risultati superiori alle attese del mercato che stanno facendo volare il titolo del vendor svedese a Stoccolma (+8-9%).
“Le vendite sono scese anno su anno dell’1%, ma il margine operativo è migliorato soprattutto grazie al segmento Networki”, sottolinea Hans Vestberg, president e ceo di Ericsson. “Le vendite nel trimestre sono state trainate da Medio Oriente, Cina e India e dall’incremento di capacità in Nord America, mentre hanno pesato negativamente due grossi progetti di copertura con la banda larga mobile in Nord America, che avevano prodotto il picco di attività a inizio 2013, e la riduzione del business in Giappone”.
La forza del segmento Networks si deve soprattutto al miglioramento del business mix, con un maggior peso dei progetti di capacità nella banda larga mobile sui mercati Lte avanzati. Inoltre, dopo un inizio anno più lento, Ericsson si trova ora nella fase esecutiva di alcuni contratti 4G/Lte che le sono stati assegnati in Cina e a Taiwan. “In più”, aggiunge Vestberg, “il clima per gli investimenti sta migliorando in India dopo la conclusione delle aste per lo spettro e le elezioni politiche di maggio. Al contrario, il perdurare dell’instabilità politica di parti del Medio Oriente e dell’Africa incide sulle vendite”.
Ericsson continua a investire, secondo il suo piano strategico, in alcune aree mirate: “I nuovi rami Modems e Mediaroom e i maggiori investimenti nell’Ip hanno fatto salire la spesa in ricerca e sviluppo”, nota Vestberg. “Il nostro business Modems comincerà a generare vendite per la fine di quest’anno. Nella prima metà del 2014 abbiamo investito 1,2 miliardi di corone soprattutto in R&D e abbiamo una forte piattaforma tecnologica. Tuttavia, le prestazioni di questa attività sono legate al successo dei nostri clienti. I risultati si misureranno in un lasso di tempo di 18-24 mesi”.
“Il mercato delle Ict è in continua trasformazione”, conclude Vestberg, ed Ericsson “continua ad evolvere investendo tanto nel suo core business quanto in nuove aree selezionate. Grazie alla nostra eccellenza nella tecnologia e nei servizi continueremo a giocare il ruolo di partner strategico per i nostri clienti supportandoli nel loro obiettivo di catturare nuove opportunità di mercato”.