48 licenziamenti: Ericsson conferma la linea e nonostante gli incontri con i sindacati non è stata trovata una soluzione per evitare le fuoriuscite. È quanto comunicano in una nota congiunta le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil a seguito dell’incontro che si è tenuto il 14 dicembre che aveva all’ordine del giorno la procedura di riduzione del personale avviata dall’azienda lo scorso 4 novembre e discussa il 18 novembre.
I lavoratori disponibili a ricollocamento e reskilling
“L’azienda conferma il percorso che ha portato all’apertura della procedura di licenziamento, confermando di non aver altre soluzioni possibili”, si legge nella nota dei sindacati. “Abbiamo nuovamente chiesto con forza il ritiro immediato delle procedure di licenziamento, in virtù anche dell’imminente scadenza della fase sindacale della procedura”. E “a supporto della iniqua direzione che l’azienda ha intrapreso, in un contesto particolarmente difficile, le strutture territoriali, le delegate ed i delegati presenti hanno evidenziato la volontà dei lavoratori coinvolti ad essere parte attiva in eventuali percorsi di ricollocamento e di reskilling” ma “l’azienda Ericsson Italia ha confermato totale indisponibilità al ritiro della procedura avviata ed a promuovere percorsi alternativi”. Va puntualizzato però che la riduzione riguarda i tecnici di manutenzione e di assistenza di rete e addetti alla gestione delle attività di implementazione. Attività che non rientrano più nella strategia di Ericsson a livello globale.
Il pacchetto di 8 ore di sciopero
Di qui la decisione di proclamare un pacchetto di 8 ore di sciopero, per tutto il personale Ericsson Italia, a sostegno della vertenza. Le 8 ore di sciopero saranno così articolate: 2 ore a fine turno il 23 dicembre, 2 ore a fine turno il 30 dicembre, 2 ore a fine turno il 5 gennaio e 2 ore a fine turno il 13 gennaio 2023. “Le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil invitano tutte le lavoratrici ed i lavoratori di Ericsson Italia a mobilitarsi, a sostegno della difesa occupazionale dei 48 dipendenti interessati dalla procedura di riduzione del personale”, conclude la nota dei sindacati.
Il dossier sul tavolo del Ministero del Lavoro
Ora però il tutto si sposta al Ministero del lavoro dove nei prossimi 30 giorni si proverà a raggiungere un accordo.