Conti del terzo trimestre in pesante perdita per Ericsson: il colosso svedese delle tlc ha registrato un calo del 10% dei ricavi a livello organico, a 64,5 miliardi di corone svedesi, chiudendo con una perdita netta di 30,5 miliardi di corone (2,6 miliardi di euro), dopo la recente svalutazione legata all’acquisizione di Vonage, specialista del cloud, pari a 32 miliardi di corone. La perdita Ebit ammonta a 28,9 miliardi da un utile di 7,1 miliardi, l’Ebita è dimezzato a 3,8 miliardi, con un margine del 5,9% dall’11,2%. Escludendo gli oneri di ristrutturazione, il gruppo rileva di avere conseguito un Ebita di 4,7 miliardi (-39%).
Risultati “in linea con le previsioni”
“In un contesto operativo difficile, Ericsson ha registrato risultati in linea con le nostre previsioni”, ha dichiarato il ceo Borje Ekholm. Come per il resto del settore, ha proseguito, “prevediamo che l’incertezza macroeconomica persisterà fino al 2024, e questo avrà un impatto sulla capacità di investimento dei nostri clienti”, ha aggiunto.
Crollo del segmento Reti in Nord America
La società precisa inoltre che le vendite del segmento Reti a livello organico sono diminuite del 16% a 41,5 miliardi, con un crollo del 60% in Nord America “dopo il terzo trimestre record del 2022”, a causa della riduzione delle scorte da parte dei clienti e del rallentamento delle installazioni. Il calo del Nord America è stato in parte compensato dalla crescita in India. La divisione Cloud ha registrato una crescita dei ricavi del 10% a 15,6 miliardi e ha “raggiunto un Ebita positivo nel trimestre e dovrebbe chiudere l’anno in pareggio”. Il segmento Imprese ha segnato un aumento del fatturato del 34% a 6,7 miliardi.
All base un rallentamento degli investimenti
Ericsson, che domina il mercato globale del 5G insieme a Nokia e alla cinese Huawei, aveva messo in guardia negli ultimi mesi da un rallentamento degli investimenti da parte degli operatori di telefonia mobile, a causa del deterioramento economico globale. Ha spiegato Ekholm: “Ci concentriamo su ciò che possiamo controllare” per il quarto trimestre, “inclusa la riduzione dei costi”. Alla fine di febbraio, Ericsson ha annunciato la soppressione di 8.500 posti di lavoro in tutto il mondo, pochi mesi dopo aver attuato un importante piano di risparmio.
Per il quarto trimestre, ha indicato Ekholm, il gruppo “si aspetta tendenze di mercato simili al terzo, con un maggiore impatto delle misure di riduzione dei costi”. Il margine Ebita del gruppo dell’ultimo trimestre dell’anno è previsto a “circa il 10%”, al di sotto delle attese degli analisti che puntavano al 12,5%.
Margine operativo al 15-18% “il più presto possibile”
In questo quadro il piano di risparmi, previsto inizialmente a 12 miliardi di corone, è stato aumentato di 1 miliardo. Per il lungo termine il gruppo conferma l’obiettivo di un margine operativo del 15-18%, restando tuttavia vago sui tempi entro i quali conta di raggiungerlo (“al più presto possibile”), mentre in precedenza aveva prospettato il 2024 come data-target per il 15%.