SPECIALE MWC

Ericsson “disegna” il futuro connesso in 5G

In occasione del Mobile World Congress di Barcellona la società svedese accende i riflettori sulla Networked Society: window of opportunity e connected mega-cities protagoniste

Pubblicato il 27 Feb 2013

smart-city-121207124224

Ericsson “disegna” la Networked Society oltre il 2020 tutta incentrata sullo sviluppo del 5G. Dopo il 2020, il volume del traffico dati in mobilità sarà 1000 volte superiore e la velocità incrementerà di 100 volte rispetto a ora. Allo stesso tempo, i dispositivi connessi saranno in aumento dalle 10 alle 100 volte. Perciò le reti avranno la necessità di gestire un numero enorme di dispositivi connessi e molto più traffico dati di quello attuale. Tutto questo deve essere fatto a costo ridotto e in modo sostenibile.

Per far fronte a queste sfide della Networked Society, Ericsson – come annunciato in occasione del Mobile World Congress in corso a Barcellona – sta lavorando per individuare nuove tecnologie che siano complementari a quelle già esistenti per abilitare reti più efficienti, scalabili e versatili. Ad esempio implementazioni ad elevata densità negli ambienti pubblici chiusi come biblioteche e università, dove i servizi cloud saranno cruciali per rispondere alle esigenze di comunicazione.

Ericsson vede nel 5G un modo per gli utenti di vivere un’esperienza di rete di nuova generazione. Il 5G non è una tecnologia di accesso radio completamente nuova. Si tratta quindi di passare all’adozione di un approccio incentrato sull’esperienza piuttosto che sulla tecnologia, focalizzandosi sull’offerta di un’esperienza nuova, integrando le tecnologie di accesso radio multiple e soddisfacendo così bisogni diversi.

Un’altra sfida è la crescente urbanizzazione. Entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle città, contro il 50% di oggi. Molti vivranno nelle maggiori aree urbane, le cosiddette “Mega Cities”, e questo incremento della popolazione aumenterà notevolmente la necessità di gestire i problemi sociali, economici ed ambientali in modo più sostenibile ed efficiente. Ericsson considera l’Ict e la tecnologia mobile come elementi chiave per rispondere a queste sfide e fondamentali per le future infrastrutture e la pianificazione della città.

Nella demo, presentata alla kermesse, Connected Megacity, Ericsson fa vivere la città connessa e sottolinea i benefici di pratiche collaborative e proattive. Dal punto di vista degli abilitatori tecnologici, vengono presentati 3 scenari. Il primo, “la città sicura”, illustra come le soluzioni Ict possano alleviare la congestione del traffico dopo un incidente d’auto. Il secondo scenario, “città creativa”, mostra come le soluzioni Ict possano garantire agli utenti un’esperienza di qualità della rete, anche durante eventi culturali e sociali con un elevato numero di partecipanti, come ad esempio i concerti. Il terzo scenario, “una città più verde”, fa vedere come la città può gestire una situazione climatica come l’ondata di caldo dotandosi di smart grid, le reti elettriche intelligenti.

Queste tre demo mostrano come si possano identificare modelli di comportamento attraverso l’analisi e la combinazione di flussi di dati con la conoscenza della situazione derivante da questi scenari.

Gli esperti quindi possono lavorare con i risultati delle analisi per fornire suggerimenti intelligenti, per ogni tipo di scenario. Ericsson accende i riflettori anche sulla Window of Opportunity. La finestra è un componente importante di tutti gli edifici. E ciò vale anche per le automobili e gli autobus che ci circondano. Ericsson dimostra come una finestra può diventare parte di una connessione a banda larga. E’ possibile già oggi, pensiamo a normali finestre con un’antenna trasparente integrata e alle numerose opportunità che questo porterebbe.

Window of Opportunity è un progetto di ricerca in cui Ericsson testa ciò che accade quando normali finestre sono connesse ed agiscono come connettori. Ericsson mostra diversi scenari come ad esempio il potenziamento della copertura indoor per una migliore esperienza di connessione mobile all’interno degli edifici. E immaginiamo se l’antenna trasparente fosse messa sui finestrini degli autobus o dei treni, trasformando un mezzo di trasporto in un prolungamento dell’ufficio o un rifugio in cui dedicarsi all’intrattenimento. Inoltre, quando una finestra è connessa alla rete, diventa smart all’improvviso, si comporta come un sistema di allarme, e può aiutare in situazioni di emergenza. Le finestre potrebbero inoltre essere usate per l’interazione e la visualizzazione. Toccando la finestra si potrebbe accendere una lampada, controllare le persiane, avviare il riscaldamento o il ventilatore. La finestra potrebbe essere usata come una lavagna bianca che cattura ciò che viene scritto e spedisce via email note e molto altro.

Ciò – secondo la società svedese – porterebbe benefici non solo alle persone e alle imprese, ma anche alla società. Potrebbe aiutare a risparmiare energia, ridurre il bisogno di raffreddamento e, in futuro, potremmo usare le finestre come pannelli solari trasparenti per la produzione di elettricità – per alimentare sé stessi, ma anche per portare l’energia in eccesso in rete. Si tratta solo di un esempio del modo in cui le finestre possono iniziare a giocare un nuovo ruolo nella nostra vita di tutti i giorni. E non si tratta di un futuro lontano.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati