Ericsson ha licenziato 130 dipendenti nell’area di Kansas City questa settimana come parte di una riduzione del 10% della forza lavoro in Nord America (che conta in tutto 14.000 persone). Lo riporta il Kansas City Star, anche se il vendor svedese non ha annunciato ufficialmente un programma di licenziamenti.
Secondo il quotidiano di Kansas City, il personale che verrà mandato via dagli uffici nord-americani riceverà una liquidazione e i licenziamenti si basano sulle valutazioni annuali del rendimento lavorativo che l’azienda svedese effettua regolarmente, come spiegato dalla portavoce Carolyn Curtis. I 130 impiegati mandati via a Kansas City dunque sono quelli con i punteggi più bassi.
“E’ una decisione dolorosa, ma dobbiamo mantenere alte le nostre performance”, ha dichiarato la Curtis, che ha garantito che i licenziamenti non influiranno in alcun modo sulla capacità di Ericsson di gestire le reti mobili su cui si basa l’operatore Sprint Nextel per i suoi servizi core.
"Valutiamo costantemente la nostra forza lavoro per assicurarci di avere le persone migliori con le giuste competenze nel ruolo più idoneo: questo ci mette in grado di soddisfare le richieste dei nostri clienti", ha spiegato ancora Ericsson al sito FierceWireless. "E’ un sistema che abbiamo sempre applicato e che continueremo a utilizzare, regolarmente, per migliorare il nostro business, pur cercando di limitare l’impatto sui dipendenti. Il processo implicherà in effetti una riduzione della forza lavoro in Nord America”, ha confermato il vendor, che nel mondo conta 104.000 impiegati.
Nel 2009 Sprint ed Ericsson hanno annunciato un accordo di sette anni con cui il carrier americano ha affidato alla svedese in outsourcing la gestione della sua rete; il contratto, del valore stimato di 5 miliardi di dollari, ha coinvolto 6.000 dipendenti di Sprint. Allora le due aziende avevano detto che questi impiegati di Sprint sarebbero andati a lavorare con Ericsson negli Stati Uniti. L’anno scorso Clearwire ha stretto un accordo simile con Ericsson per la gestione della sua rete mobile wimax.
Nel quarto trimestre la casa svedese ha registrato utili netti di 222 milioni di dollari, un netto calo rispetto ai 651 milioni di un anno prima e ben al di sotto delle attese degli analisti, secondo Bloomberg. Le vendite globali sono salite si appena l’1% a 9,42 miliardi di dollari e quelle in Nord America sono scese di addirittura il 27%, a causa della flessione della domanda per le reti Cdma.