LA VERTENZA

Ericsson: licenziamenti sospesi, due settimane per trattare

Incontro al ministero del Lavoro tra azienda e sindacati. La multinazionale svedese conferma gli esuberi e non accoglie la mediazione del governo. Il 6 settembre ultimo round per trovare l’intesa

Pubblicato il 29 Ago 2016

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Nulla di fatto al vertice di Roma di oggi sulla vertenza Ericsson. Il colosso svedese intende confermare gli esuberi (385 su scala nazionale, di cui 147 solo a Genova nella sede di Erzelli). Ericsson infatti non ha accolto la mediazione offerta dal governo, tutto rimandato ad un prossimo incontro che si terrà il 6 settembre sempre a Roma presso il ministero del Lavoro con tutte le parti interessate, mentre il 12 settembre è l’ultima data utile per l’espletamento delle procedure.

Domani sarebbero dovute partire le lettere di licenziamento da parte di Ericsson, ma tutto è al momento congelato fino all’incontro di settembre. Nel frattempo, i sindacati hanno indetto uno sciopero nazionale il 14 settembre. Domani, invece, a Genova si terrà l’assemblea dei lavoratori in cui i sindacati spiegheranno l’esito dell’incontro odierno e si discuteranno ulteriori iniziative.

“Oggi 29 agosto si è tenuto un incontro fondamentale per le sorti della vertenza Ericsson presso il Ministero del Lavoro alla presenza dei sindacati di categoria e dell’assessore al lavoro della Regione Campania Sonia Palmeri che ho incontrato insieme ai lavoratori poche settimane fa sul merito della questione – ha ricordato il consigliere Pd della Campania, Gianluca Daniele – Ericsson è una multinazionale svedese leader nelle telecomunicazioni presente in 180 paesi e radicata in Italia dai primi del novecento”.

”Ha contribuito a rendere il nostro paese un centro importante per lo sviluppo delle proprie tecnologie all’avanguardia nel settore dell’Ict, comparto su cui sono sempre più convinto bisogna puntare in Campania perché capace, potenzialmente, di portare un reale sviluppo in termini economici ed ovviamente di posti di lavoro. La vertenza Ericsson, iniziata non per un calo degli introiti, ma per un ragionamento legato alle dinamiche del mercato mondiale, alla necessità di essere competitivi e alla volontà di ridurre i costi, si è abbattuta tutta esclusivamente sulle spalle dei lavoratori. Nel periodo 2007/2016 – sottolinea Daniele – si è avuta una riduzione dell’organico aziendale in Italia del 40% a fronte di ben 12 procedure di mobilità avutesi in questo periodo e che hanno portato alla chiusura totale del sito di Vimodrone (Mi) e soprattutto del sito di Marcianise (CE) che ha comportato la cessione di oltre 400 lavoratori alla Jabil Circuit. Lo scorso giugno, è stata avviata la tredicesima procedura di mobilità che ci ha condotti all’incontro odierno e al conseguente percorso che vedrà la Regione Campania coinvolta direttamente nel progetto volto al mantenimento dei posti di lavoro e alla valorizzazione del settore dell’ICT come strategico per il nostro territorio. Credo che l’aver ottenuto, grazie anche all’intervento dell’assessore al lavoro della Regione Campania e del Ministero, un incontro il prossimo 6
settembre, per la Regione Campania rappresenti un’importante opportunità per la salvaguardia dei posti di lavoro e la costruzione di un percorso virtuoso con l’azienda Ericsson che consenta il rilancio dell’ICT”.

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