L'Italia è nel mirino di Ericsson. Dopo l'acquisizione di
Pride, lo scorso gennaio, l'azienda svedese guarda con
interesse ad altre aziende. Secondo quanto risulta al Corriere
delle Comunicazioni Ericsson sarebbe intenzionata ad acquisire
ulteriori asset strategici per rafforzare il proprio business sul
mercato tricolore: i "dossier" Eutelia e Italtel
sarebbero quelli in cima alle priorità. Ma ci sarebbe anche
un' "opzione" per la Sasternet (Gruppo Iride) di
Genova, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e
gestione di reti in fibra ottica.
Oltre allo shopping la strategia per l'Italia farebbe leva
anche sulla crescita della rete dei partner: in particolare
Ericsson sarebbe a caccia di "liaison" nel campo delle
infrastrutture, con aziende proprietarie di reti o comunque
operative nel settore. Secondo quanto risulta al Corriere delle
Comunicazioni l'azienda starebbe cercando di
"stringere" con Autostrade dopo aver perlustrato in
passato la strada Gavio.
Intanto a Stoccolma il ceo Hans Vestberg, ha annunciato in
conferenza stampa che la performance deludente degli ultimi mesi
"sarà presto ribaltata" grazie ad una strategia che mira
a espandere gli orizzonti del business. Se è vero che il broadband
mobile avrà il suo peso – secondo stime fornite dalla stessa
azienda il numero di utenti esploderà entro il 2015 arrivando a
3,5 miliardi, contro i 400 milioni di oggi – l'azienda in
realtà starebbe puntando su business "alternativi"
insieme con gli operatori del cavo e della tv, pubbliche
amministrazioni, sanità, trasporti, utility.