Hans Vestberg non è più il ceo di Ericsson. L’ormai ex capo del colosso svedese delle telecomunicazioni ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico con effetto immediato. Lo rende noto la compagnia con una nota che indica nel cfo Jan Frykhammar il successore temporaneo di Vestberg, fin quando non verrà trovato un sostituto definitivo.
Il chairman di Ericsson, Leif Johansson, ha spiegato al board che “nell’attuale contest e per accelerare la strategia esecutiva della società” è arrivato “il giusto momento per un nuovo leader in grado di guidare la prossima fase di sviluppo di Ericsson”. Vestberg lascia il vertice dopo 28 anni di carriera nel il Gruppo svedese, di cui gli ultimi 7 da ceo. Sarà comunque di supporto a questa fase di transizione, che vedrà l’attuale VP & Group Treasurer Carl Mellander prendere il posto di Frykhammar come cfo.
Sulle dimissioni di Vestberg ha fortemente pesato la pressione dei due maggiori azionisti (Investor e Industrivarden), che avevano chiesto nei giorni scorsi la testa dell’AD dopo la presentazione della trimestrale negativa.
Il report finanziario per il secondo trimestre 2016 ha fatto registrare utile netto in calo del 26% a 1,6 miliardi di corone svedesi (circa 168,96 milioni di euro), per il protrarsi della debolezza della domanda nella maggior parte dei mercati in cui opera (compresi i mercati emergenti, dove alcune economie sono in contrazione). In forte calo anche il fatturato: -10,9% a 54,1 miliardi di corone svedesi (5,71 miliardi di euro). Sulla scia di questi risultati, Ericsson ha annunciato che raddoppierà i risparmi sui costi operativi entro il 2017, riducendo soprattutto le spese per la ricerca e lo sviluppo e cercando di puntare su una nuova struttura aziendale. Ericsson ha tagliato circa 4mila posti di lavoro nell’ultimo trimestre.